[14/03/2007] Rifiuti

Raee, l´VIII commissione impegna il Governo

ROMA. Entro marzo il Governo svolga «ogni azione per pervenire alla definitiva approvazione» delle norme attuative sui Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). A impegnare su questo tema il governo è stata l´VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori pubblici) che oggi ha approvato all’unanimità la risoluzione Margiotta in materia di riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).

La risoluzione, preso atto che il decreto n. 300 del 2006 (il cosiddetto milleproroghe), ha ulteriormente prorogato al 30 giugno 2007 (come riportato anche da greenreport) il termine relativo ad una serie di adempimenti previsti dal d.lgs. 151 del 2005, e ciò a causa della mancata emanazione, da parte del Ministero competente, di alcuni decreti attuativi (in particolare riferiti alle modalità di funzionamento del Registro nazionale dei soggetti obbligati al trattamento dei Raee, nonché l’istituzione del Comitato di vigilanza e controllo sulla gestione dei Raee), impegna infatti il Governo a svolgere ogni azione di propria competenza per pervenire, entro il mese di marzo, alla definitiva approvazione di tali norme attuative.

«Sono molto soddisfatto – ha affermato Salvatore Margiotta, deputato dell’Ulivo, – dell’approvazione della risoluzione, e dell’impegno che oggi il Governo, attraverso il Sottosegretario Piatti, ha assunto in Commissione. Si tratta di un problema molto serio sotto il profilo ambientale: la crescita esponenziale dei consumi di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e la sempre più rapida obsolescenza dei prodotti – si pensi ad esempio che in Italia vanno a rifiuto circa un milione di frigoriferi ogni anno – rende pressante l’esigenza di limitare la dispersione nell’ambiente delle sostanze pericolose (mercurio, piombo, cadmio) contenute in tali rifiuti, oggi destinati principalmente all’incenerimento o in discarica, o, spesso, esportati in assenza di opportune misure di cautela. Bisogna dunque evitare che il termine del 31 giugno 2007 slitti ulteriormente, in modo che anche questo particolare, ma rilevante settore della raccolta differenziata, inizi a dare in Italia i primi risultati».

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