[07/03/2007] Acqua

Crisi idrica, D´Angelis: «Ogni toscano consuma 257 litri al giorno»

LIVORNO. La crisi idrica nei fiumi toscani è un dato di fatto e desta grande preoccupazione. Erasmo D’Angelis, presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, lancia la proposta di una task force regionale per affrontare l’emergenza e ridurre gli sprechi. Sottolineando che ogni toscano «consuma 257 litri al giorno, come se vi vivessero 12 milioni di abitanti anziché 3,5».

«Basta affacciarsi dalle sponde dei nostri fiumi o dei laghi come Bilancino – ha detto D’Angelis - per verificare lo stato di crisi idrica. La mappa della situazione idrica dell’Arno e degli altri fiumi toscani rivela livelli critici e scorrono al 50 per cento delle portate invernali storiche. Colpa dell’inverno che non c´è stato e di un 2007 che passerà alla storia come il più caldo dal 1800 a oggi e c’è bisogno di correre ai ripari con una task force regionale che affronti seriamente il tema della riduzione degli sprechi».

«E’ del tutto evidente che siamo di fronte a scenari anomali causati dall´accelerarsi dei mutamenti climatici e che le piogge di questi giorni non copriranno il deficit idrico – spiega D’Angelis - è una emergenza, destinata a durare nel tempo e dalle famiglie all’industria e all’agricoltura, tutti possiamo fare molto agendo sugli usi, evitando abusi idrici e sprechi».

Per D’Angelis «bisogna immaginare una grande operazione su scala regionale dedicata al tema del risparmio idrico per garantire interventi di manutenzione, recupero e riciclaggio delle acque nonché campagne di informazione e educazione sull´uso corretto dell´acqua, per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo e per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico come suggerisce anche Coldiretti. E non possono più essere rinviati – conclude D’Angelis - interventi strutturali per realizzare piccoli invasi che ci consentano di immagazzinare acqua durante l’anno e per ammodernare il sistema di distribuzione (acquedotti e condutture) che disperde il 27 per cento della risorsa (la media nazionale è del 42)».

Sull´emergenza idrica interviene anche Mario Lupi, capogruppo Verdi per l’Unione in Regione Toscana: «L’emergenza siccità di quest’anno è molto grave e sarà strutturale fare i conti con livelli minimi di disponibilità nelle risorse idriche. Lo stesso governo Prodi denuncia nella circolare di ieri ai prefetti “un sensibile e generalizzato deficit idrico in quasi tutti i bacini idrografici” e descrive anche i primi interventi in caso di crisi. Nella nostra regione abbiamo lanciato l’idea di realizzare un programma per la costruzione di laghetti, cisterne, forme di raccolta che intercettino l’acqua piovana nei momenti in cui questa arriva in abbondanza. Proponiamo che la Regione Toscana dia il via ad una costituenda task force collegandosi all’emergenza nazionale che dia le direttive e tenga in mano tutte le procedure, coordinando tutti gli enti competenti, chiedendo al Governo un intervento straordinario».

Critico il vice segretario generale di Cittadinanzattiva, Giustino Trincia: «Non è con inviti e circolari che si affronta il tema della scarsità delle risorse idriche in Italia quanto con azioni concrete e un piano organico capace di ripensare completamente il servizio idrico ponendo al centro il punto di vista del cittadino consumatore».

Tre le proposte che avanza Cittadinanzattiva: a) avviare un monitoraggio sullo stato e sul funzionamento dei servizi idrici nel nostro Paese; b) avviare iniziative di prevenzione per contrastare gli sprechi; c) riconoscere il ruolo della partecipazione civica coinvolgendo i cittadini utenti in una politica di tutela di un bene comune fondamentale qual è l’acqua.

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