[05/03/2007] Parchi

Galceti festeggia i 40anni aumentando territorio e visitatori

PRATO. Il Centro di scienze naturali di Galceti compie 40 anni (il 16 giugno) ed esprime il desiderio di avere una nuova sede in cui ampliare le proprie prospettive. Questo è quanto emerso dalle parole di Massimo Calissi presidente della fondazione, e dai direttori del Centro Gilberto e Deanna Tozzi alla presenza dell´assessore all´Ambiente Camilla Curcio, durante la presentazione del bilancio 2006 e attività 2007. Un dato importante, è sicuramente quello dei visitatori, in costante aumento: l´anno scorso sono stati 36.100, circa 3.000 in più rispetto al 2005, di cui oltre 7.800 studenti accompagnati da insegnanti.

E´ inoltre raddoppiato il territorio del Centro, da 80mila a 160mila metri quadrati, e sono stati realizzati tre invasi idrici multifunzionali per le attività antincendio e faunistico-ambientali (lago Monteferrato, il lago del Borro Galceto e il lago Bardena), insieme al Comune di Prato e in collaborazione con l´assessorato all´Agricoltura e foreste della Regione Toscana e la Provincia. Proprio per il crescente interesse a livello nazionale per il centro e per il turismo ambientale, la fondazione ribadisce la necessità di una nuova sede (la struttura attuale è in affitto).

L’obiettivo è condiviso dall´Amministrazione comunale, che presto non sarà più l´unica socia della fondazione. «Entro poche settimane sarà ufficializzata la partecipazione dei Comuni di Vaiano e Montemurlo e della Provincia di Prato nell´ente - annuncia l´assessore Curcio - Una sede più adeguata per il Centro di Galceti rientra tra le nostre priorità e per raggiungere l´obiettivo stiamo verificando varie possibilità: l´ingresso di nuovi soci comporterà la condivisione del progetto e la collaborazione negli investimenti necessari, facilitando la strada.

Le opportunità di promozione del territorio che il Centro offre sono già tante adesso con una struttura limitata, quindi potranno solo aumentare con spazi più degni». Il presidente Calissi auspica la collaborazione e maggiore “attenzione” delle associazioni economiche, del commercio in particolare, per dotare l´area di servizi di bar e ristorazione, in sintonia con l´ambiente del parco. Galceti è conosciuto ormai a livello internazionale ed è anche oggetto di studio per alcuni progetti: l´anno scorso sei gruppi provenienti da Germania, Austria e Stati uniti sono giunti sul Monteferrato per studiare l´ambiente e il “sistema Galceti” per il progetto internazionale “People to people”.

Per quanto riguarda l’immediato futuro il Centro di Galceti conferma le collaborazioni e i progetti con gli enti scientifici e le università avviati in questi anni e ha già in programma un bel numero di eventi tra natura, ambiente, astronomia e visite guidate. Molto importante l’attività di recupero e cura di animali selvatici (nel 2006 sono stati 3.662). Tra questi riveste una particolare importanza il progetto di reinserimento nel territorio nazionale del cinghiale maremmano, di cui Galceti custodisce l´unico ceppo puro rimasto in tutta la Toscana: si tratta di circa 20 esemplari salvati dallo zoo del parco delle Cascine durante l´alluvione di Firenze nel 1966. Continuano poi con successo le sperimentazioni per salvare i cipressi toscani e le piante tipiche del nostro territorio dall´attacco di parassiti venuti dall´estero. Ovviamente nel 2007 non mancherà un convegno per ricordare il 16 giugno 1967, quando con la mostra “Natura ed arte” al Caffè delle logge partì l´avventura dei coniugi Tozzi per costruire il Centro.

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