[16/02/2006] Rifiuti

Panzeri a greenreport: «Ora la Bolkestein è una direttiva accettabile»

STRASBURGO. «Oggi il mio giudizio sulla direttiva Bolkestein è di accettabilità». Parole di Antonio Panzeri, europarlamentare Ds (nella foto), che oggi insieme ai suoi colleghi dovrà votare la famigerata direttiva servizi, che è stata addolcita in extremis da un emendamento di compromesso tra Pse e Ppe. «Proprio per questo ritengo che oggi sia giusto votarla – dice Panzeri – l’emendamento infatti ha praticamente cancellato il cosiddetto “principio del Paese di origine” contenuto nell’articolo 16, che prevedeva che un´impresa che intendeva collocarsi su un altro mercato trasferiva insieme a sé una sorta di immunità che riproponeva nel nuovo Paese. Ora invece abbiamo stabilito che l’impresa ha diritto di accesso e di servizio, ma esso dovrà essere regolato in base alle regole del Paese di destinazione».

Per quanto riguarda le conseguenze che la direttiva Bolkestein avrà sui servizi pubblici Panzeri è piuttosto tranquillo. «Quello dei servizi di interesse economico generale – dice l’europarlamentare – è un tema ancora aperto, alcuni vorrebbero l’esclusione di tutti questi servizi dal campo di applicazione della direttiva, altri propongono scelte diverse. Di sicuro in seguito agli emendamenti proposti sono già stati esclusi trasporti, energia, acqua, rifiuti, poste, mentre per esempio la discussione è molto accesa sulla sanità privata, i servizi sociali e il lavoro interinale».

Per l’onorevole Antonio Panzeri quindi un sì convinto alla direttiva come è stata modificata e se non ci saranno sorprese dell’ultima ora. «Dico sì perché abbiamo avviato un processo di cambiamento del mercato europeo: le imprese potranno spostarsi senza barriere e ostacoli. E se la cosa funzionerà bene questo significherà favorire i consumatori e salvaguardare i processi di coesione sociale. Aver messo fuori dalla porta principi che potessero portare al dumping sociale ci garantisce una tutela dei lavoratori e contemporaneamente un’Europa con maggiore competitività».

Anche per Legambiente si tratta di un primo passo nella giusta direzione. «Quella del testo originale è una bocciatura importante - dice Maurizio Gubbiotti, della segreteria nazionale di Legambiente - Importante perché la proposta originaria di Bolkestein introduceva un insostenibile dumping sociale e ambientale nella liberalizzazione dei servizi: quindi la votazione di oggi è un primo passo nella giusta direzione, che va rafforzato soprattutto nella tutela sociale e dei consumatori. La parola ora passa a Commissione e Consiglio. I prossimi mesi saranno cruciali per introdurre le irrinunciabili modifiche in questi settori. Spetta quindi ai governi proteggere con forza i diritti sociali ed ambientali dei cittadini».

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