[02/03/2007] Aria

Guidare meglio per inquinare meno. E intanto le città sforano i limiti di Pm10

BOLOGNA. Alla settima conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile, organizzata da Euromobility e regione Emilia Romagna con il patrocinio del ministero dell´ambiente, sono stati resi noti i risultati di un´indagine Doxa-Cnr è dalla quale risulta che più della metà degli italiani sarebbero disposti a tornare a scuola guida per imparare a inquinare meno, magari risparmiando più di 200 euro di carburante l´anno.

Come dimostrano recenti ed analoghi sondaggi europei sono le donne ad essere più sensibili all’ambiente, mentre i giovani sono più preoccupati dei soldi. L´80% degli italiani è molto o abbastanza interessato a capire come inquinare di meno.

Ma la rivoluzione potrebbe venire da l´Eco-drive: la guida economica e ecologica, già applicata in 9 paesi europei dal 1999, che consente di migliorare la sicurezza sulle strade, risparmiare carburante e preservare l´ambiente con semplici norme di comportamento: innestare la marcia più alta possibile e guidare a bassi regimi; accelerare senza esitazioni; passare rapidamente alla velocità superiore (al massimo 2000-2500 giri/min), ed aspettare quanto più possibile a scalare le marce; guidare in modo morbido, anticipando; evitare le frenate e i cambi di marcia inutili..

Ogni anno in Italia le auto percorrono 350 miliardi di chilometri, il 61,5% dei quali su strade statali e autostrade, con l´introduzione del progetto Eco-drive su solo strade extraurbane e in più di 12 strade cittadine si potrebbe risparmiare più del 10% di carburante e ridurre del 10% la produzione di CO2 e diminuire Pm10, ossidi di azoto e benzene. «Secondo il nostro studio - spiega Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility - la riduzione delle emissioni di CO2, sarebbe di almeno 600 mila tonnellate annue, per un valore monetario superiore a 12 milioni di Euro. Un cittadino che percorre 15.000 chilometri in un anno seguendo le regole dell´Eco-drive, risparmierebbe oltre 200 euro di carburante».

Ma alla proposta del sondaggio di seguire un corso per imparare a inquinare di meno e a risparmiare il 10% di carburante, il campione si divide in due: il 51,2% è interessato (il 18,4% molto interessato), il 48,8% poco interessato (il 25,4% per niente interessato).

Intanto, dopo il blocco del traffico padano, Euromobility rende noto che è di nuovo allarme Pm10 in tutto il nord Italia e tutte le città hanno superato i 35 giorni annuali di sforamento dei limiti delle polveri sottili. Ad esclusione di Parma, 28 giorni, Trieste, 23 giorni e Genova, 11 giorni, tutte le altre hanno superatoo i limiti: già a metà febbraio: Verona 54 giorni; Padova 52 giorni; Venezia 50 giorni; Torino 48 giorni; Bologna 45 giorni; Milano e Modena 43 giorni, Brescia 40 giorni. Va non molto meglio nel centro-sud a Firenze 32 giorni, Roma e Prato 30 giorni, Palermo 23. Sotto i 20 giorni Livorno (18), Napoli (14) e Bari (8). Miracolosa o ventosa o piovosa la situazione a Messina e Cagliari (0 giorni); Reggio Calabria e Catania (5 giorni).

Torna all'archivio