[16/02/2006] Energia

Gli anti-off shore lanciano una sottoscrizione per finanziare le proprie attività

LIVORNO. Il Comitato che si oppone alla realizzazione del terminal gas off shore ha deciso di darsi una struttura organizzata: fissata per domani pomeriggio una riunione organizzativa (alle 21 in Via Sant’Andrea 75), da alcuni giorni ha stabilito di lanciare una sottoscrizione per finanziare le proprie attività. I responsabili del Comitato hanno indicato cifre di base per le «offerte volontarie»: 10 euro per ogni membro o simpatizzante del comitato, 100 euro per ogni associazione che aderisce, 200 euro per ogni partito politico.
Intanto, a sostegno del Comitato contro l’off shore, giunge una nota dell’Unione Inquilini, firmata da Daria Faggi, che ribadisce l’esigenza di «un dibattito serio per fare piazza pulita delle bugie». Bugie che, secondo l’Unione Inquilini, toccherebbero le questioni della sicurezza («Ci sono state esplosioni di questi impianti») e del prezzo del gas («Troppo poche e costose le navi che trasportano gnl, ne risentiranno le tariffe»).
La proposta dell’Unione Inquilini è quella di «investire nel riammodernamento della rete elettrica» e di «completare il metanodotto dall’Algeria fermo in Sardegna». E a lungo termine l’idea è di un «vasto piano di risparmio ed efficienza energetica che imponga l’uso dell’energia rinnovabile per le nuove costruzioni e nelle sostituzioni edilizie».

Nella foto: la ricostruzione computerizzata di un terminal off shore

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