[01/03/2007] Aria

Londra: la rivoluzione energetica di Ken il rosso

LIVORNO. A volte la storia si muove per paradossi: è toccato a “Ken il rosso”, che guidò la durissima battaglia dei minatori inglesi e gallesi per impedire la chiusura delle miniere di carbone, presentare da sindaco di Londra, il piano d’azione per ridurre le emissioni di CO2 della capitale del Regno Unito. Il laburista ribelle Ken Livingstone ha reso noto un ambizioso pacchetto di azioni contro il cambiamento climatico: “Action Today to Protect Tomorrow” , dicendo che «i londinesi non devono ridurre la loro qualità della vita di fronte ai cambiamenti climatici, ma cambiare la maniera di vivere».

Il Piano prevede un deciso spostamento da un´economia che produce grandi quantità di energia ed altrettanto grandi ne spreca, ad un’economia che l’energia la conserva, dimostrando che il taglio di emissioni porterà benefici finanziari. Facendo economia di energia Londra diventerà più efficiente e gli affari ei londinesi saranno migliori con fatture energetiche più basse. Il piano d´azione indica che, senza nessuna azione, le emissioni del carbonio di Londra saliranno dalle attuali 44 milioni di tonnellate a 52 milioni entro 2025.

Sono quattro i programmi “verdi” che costituiscono il nerbo dell’iniziativa: casa; organizzazione; energia e trasporto, che saranno finanziati prioritariamente con 78 milioni di sterline.
Il Programma casa verde parte dalla constatazione che gli edifici sono responsabili del 38% delle emissioni e che si può ridurle di 7.7 milioni di tonnellate entro il 2025 e che rendendo più efficienti le abitazioni una famiglia media di Londra potrebbe risparmiare 300 sterline all’anno di combustibile. Per questo ci saranno incentivi per tutti per isolare pareti, intercapedini e solai.

Il Programma organizzazioni verde è rivolto alle imprese pubbliche e private che sono responsabili del 33% delle emissioni della capitale. Se tutti i datori di lavoro di Londra cambiassero le luci interne ed esterne con lampade ad alta resa, si potrebbero ridurre circa 3 milioni di tonnellate di CO2 e miglioramento modesti nella costruzione di uffici pubblici, aziende e centri commerciali porterebbero ad un ulteriore taglio di 2 milioni di tonnellate, attuando le misure previste gli imprenditori londinesi risparmierebbero fino al 20% di costi energetici.

Il Programma energia verde, o energia decentralizzata, prevede un cambiamento radicale . sul modo di produrre energia a Londra, con un quarto dell’energia prodotta al di fuori dalla rete nazionale entro il 2025 e con sistemi locali più efficienti.
Programma trasporto verde parte dall’assunto che a Londra il traffico è responsabile del 22% delle emissioni e prevede azioni per tagliarle di 4.3 milioni di tonnellate. Le emissioni di CO2 scenderebbero all’incirca del 30% in città semplicemente se i londinesi comprassero la versione a minor consumo di carburante dell´automobile preferita.

Con i quattro punti di Livingstone le emissioni de Londra nel 2025 si dovrebbero stabilizzare al 60% in meno di quelle del 1990, cioè Londra dovrà tagliare 33 milioni di tonnellate di CO2 rispetto agli attuali livelli, il 4% all’anno. 20 milione tonnellate di riduzione possono essere realizzate con le azioni del Piano 13 milioni attraverso programmi nazionali ed internazionali.

«Le azioni contenute in questo programma sono radicali – ha detto Ken Livingstone – è il più completo di tutte le città che conosco. Ma dovranno essere accompagnate da una ulteriore azione dal governo. È completamente inadeguato parlare semplicemente del cambiamento climatico e poi fare azioni puramente simboliche. Questo programma ha definito l´inizio di un programma globale per affrontare il cambiamento climatico a Londra per i prossimi 20 anni».

Per John Sauven, direttore di Greenpeace UK «Ken Livingstone sta mostrando come la più grande città d’Europa può combattere il cambiamento climatico. Non c´è nessun altro leader a questo livello. Il governo parla di taglio delle emissioni, ma è poco disposto a colpire gli interessi consolidati nei settori dell’energia elettrica, dell´edilizia, dell’aeronautica e nell´industria automobilistica. Al contrario, Ken Livingstone è pronto ad assumersi le responsabilità nella risposta alla sfida del cambiamento climatico. Gli obiettivi che questo rapporto si prefigge possono essere attuati con le tecnologie attuali. Il sindaco sta mostrando a Londra cosa è possibile fare. L´amministrazione centrale deve ancora prendere queste misure decisive».

Il delegato sindaco Nicky Gavron ha detto che «le città devono assumere un ruolo centrale quando si deve combattere il cambiamento climatico, e la leadership di Londra è cruciale. Le città consumano tre quarti dell´energia del mondo e sono responsabili di 75% di tutte le emissioni di carbonio. Di conseguenza, mancheremo i nostri sforzi se la tendenza in città non sarà invertita. Attraverso le nostre politiche di piano e quelle della London Climate Change Agency realizzeremo una rivoluzionaria decentralizzazione dell’energia».

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