[27/02/2007] Consumo

Biologico, Commissione Ue vota per la soglia dello 0.9% di ogm!

FIRENZE. La commissione agricoltura del Parlamento europeo ha votato a favore della proposta di nuovo Regolamento per le produzioni biologiche che introduce una soglia di contaminazione Ogm dello 0,9 per cento. Una decisione, che per quanto non decisiva, preoccupa e non poco chi da sempre si oppone a questa strategia. Come l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni e FederBio.

«Siamo profondamente delusi – ha detto Susanna Cenni - per questo primo esito della discussione sulla introduzione di una soglia di contaminazione Ogm nel biologico ma anche altrettanto convinti di voler continuare con determinazione questa battaglia». L’assessore all’agricoltura della Regione Toscana è capofila del network di 40 regioni europee Ogm free.

«Aspettiamo comunque con fiducia il responso dell’aula – prosegue l’assessore – augurandoci che vi sia maggior attenzione verso il futuro di un settore, quello del biologico, per il quale l’introduzione di una soglia di contaminazione dello 0,9 per cento nelle produzioni, ipotizzata nel regolamento in discussione, avrebbe effetti disastrosi”. “Qualunque sia l’esito finale noi continueremo questa battaglia contro gli ogm nel biologico senza lesinare energie, forti anche della posizione del governo italiano, che è di piena contrarietà rispetto a questo aspetto del regolamento».

«Il voto odierno – è il commento del presidente di FederBio Paolo Carnemolla - dimostra che in Europa esistono diversi punti di vista rispetto alla difesa dell’agricoltura biologica dalla contaminazione degli OGM. Noi continuiamo a pensare che l’omologazione delle soglie di contaminazione accidentale con l’agricoltura convenzionale sia un grave errore e facciamo appello ai parlamentari europei per il voto in aula previsto a fine marzo".

«E’ un esito che speravamo non scontato – aggiunge - ma certamente atteso. In Europa anche la maggior parte delle organizzazioni di settore pensa che se i prodotti dell’agricoltura convenzionale possono dichiararsi “ogm free” con una soglia dello 0,9% sarebbe assurdo che quelli biologici a parità di condizioni non potessero essere commercializzati».

«Il vero problema è la coesistenza obbligatoria imposta dall’Unione Europea e dagli accordi in sede di Wto e il largo uso di prodotti ogm che viene fatto nelle produzioni convenzionali e tipiche senza che i consumatori ne siano consapevoli, dato che non sempre c’è obbligo di dichiararlo in etichetta” prosegue il Presidente di FederBio».

«Come dimostra l’esempio della Spagna - conclude Carnemolla - se non si fermerà la diffusione delle materie prime e delle coltivazioni OGM in Europa anche la soglia di contaminazione accidentale dello 0.9% rischia di non essere sufficiente a difendere le specificità del metodo di produzione biologico. Ricordo infatti che anche con la proposta votata oggi al Parlamento europeo l’agricoltura biologica rimane l’unico sistema produttivo in cui l’utilizzo di ogm è severamente vietato».

greenreport sostiene la posizione degli oppositori a questo nuovo regolamento che al di là di un problema di salute (ancora non è certo che mangiare ogm faccia bene...) è anche una questione di lealtà con i consumatori che poi siamo tutti. Ognuno di noi è libero di scegliere - anche di bere e di fumare - ma deve sapere che cosa bene e fuma e quindi, in questo caso, che cosa mangia. Quello che registriamo - e ne abbiamo già parlato anche nei giorni scorsi - è che è in corso una vera e propria battaglia contro il biologico, anche a livello europeo, che mira non a demonizzarlo, ma a insinuare dei dubbi circa i suoi vantaggi sulla salute e sull’ambiente. Quasi, se ci passate il termine, ad infangarlo. Con quel dire non dire che è peggio di una valutazione negativa. Speriamo di sbagliarci.

Torna all'archivio