[23/02/2007] Energia

Consumi energetici, Firenze ai raggi X

FIRENZE. E’ stato presentato stamani in Palazzo Vecchio lo studio analitico redatto dall’università di Firenze (dipartimento di energetica) in collaborazione con l’università di Siena (dipartimento di chimica) e coordinato da Giuseppe Grazzini. Lo studio, corposo (oltre 190 pagine), farà da supporto agli atti amministrativi che andranno a costituire il Piano energetico ambientale del Comune di Firenze.

La parte analitica è costituita da una base-dati geografica per localizzare gli edifici, dividerli per tipologie, età, altezze, volumi e calcolare poi consumi e fabbisogni energetici. I consumi energetici sono poi stati calcolati per il settore dei trasporti e valutate anche le emissioni collegate, e calcolati ovviamente i consumi per ogni settore. «Il problema di fondo che abbiamo avuto - dichiara Grazzini - è stato quello del reperimento dati».

«Di energia - prosegue - si sente parlare tutti i giorni, ma in pratica poi in pochi si impegnano e rispondono in maniera concreta. Siamo riusciti ad avere dati a livello generale ma in alcuni casi ci vorrebbero dati più dettagliati. Per quanto attiene i consumi - continua Grazzini - per l’energia elettrica può essere evidenziato il fatto che nonostante il decremento della popolazione aumentano i consumi e il settore terziario è quello che assorbe di più. Poi viene il domestico. Per il gas naturale il 70% dei consumi è legato al riscaldamento effettuato con impianti vecchiotti».

Un altro aspetto interessante dello studio riguarda il calcolo delle esternalità ambientali delle emissioni da fonti energetiche. Il danno ambientale viene “misurato” economicamente, cosa poco frequente visto che il mercato non fa i conti con determinate scelte che ricadono poi sulla collettività, dato che gli effetti ambientali non hanno mercato. L’analisi su i vari aspetti è stata poi tradotta in proposte riportate in 32 schede di azione che riguardano molti settori su cui l’amministrazione può incidere.

Tra le più importanti ricordiamo: introduzione del fattore energia nel regolamento edilizio e come fattore da inserire nei criteri di ammissibilità di insediamenti produttivi; aumento efficienza energetica degli edifici pubblici; pannelli solari per produzione acqua calda su edifici comunali; piano illuminazione comunale; sostituzione veicoli merci; varie indicazioni per il sistema dei trasporti; risparmio energetico con indicazioni sui comportamenti virtuosi; formazione ed informazione in modo che i cittadini possano utilizzare gli incentivi statali e regionali.

«Vista la situazione delle fonti tradizionali, il costo energetico crescerà nei prossimi anni - conclude Grazzini - e se vogliamo continuare ad avere servizi bisogna utilizzare l’energia in modo razionale e flessibile». L’assessore all’ambiente Claudio del Lungo ribadisce l’efficacia del percorso intrapreso «il problema energia è complesso. Noi lo abbiamo aggredito lentamente ma con decisione: ora abbiamo le idee chiare per tradurre il lavoro fatto sull’analisi, in atti amministrativi. Del resto solo il 25% dei comuni sopra i 50.000 abitanti che dovevano fare il piano energetico per la L.10/91 lo hanno fatto, e solo Venezia lo ha tradotto in atti concreti».

«L’impegno in questo settore fondamentale e trasversale per noi è totale: tra l’altro - prosegue - il comune spende 420 milioni di euro l’anno tra energia termica ed elettrica. Il Piano energetico del comune sarà coordinato con gli altri piani e coinvolgeremo nelle azioni le nostre società partecipate e i cittadini. Ormai la delibera ha preso corpo - conclude Del Lungo - e nei prossimi giorni la presenteremo al Consiglio».

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