[23/02/2007] Parchi

Tutte le nuove regole per i sub nelle aree marine protette

LIVORNO. Il tavolo tecnico sulla subacquea ha approvato un protocollo sulle buone pratiche della subacquea per una fruizione eco-sostenibile nelle Aree marine protette (Amp) che prevede anche un codice di condotta per i sub e gli operatori del settore e che permetterà di sperimentare nelle Amp pratiche eco-compatibili di turismo subacqueo ed un accesso e una fruizione consapevole e rispettosa dell´ambiente marino. Il decalogo verrà presentato ufficialmente dal ministro dell’ambiente il 10 marzo all´Eudi Show a Roma, in occasione della tavola rotonda ´´Verdemare´´, ma i dieci punti del codice sono già conosciuti da Greenreport:

1. Informarsi preventivamente sulle caratteristiche dell’ambiente del sito di immersione.

2. Non danneggiare o prelevare reperti archeologici e geologici.

3. Non uccidere, danneggiare o prelevare organismi marini.

4. Non alterare il comportamento degli organismi marini (non inseguire, non toccare, non dar da mangiare agli organismi, limitare l’uso di dispositivi sonori e luminosi, etc.).

5. Non ancorare su fondali che ospitano praterie di Posidonia oceanica e altre fanerogame marine, coralligeno.

6. Non effettuare esercitazioni subacquee nei siti vulnerabili o di particolare interesse naturalistico.

7. Mantenere sempre una distanza di sicurezza dal substrato, evitando il contatto con il fondo e mantenendo l’attrezzatura aderente al corpo, per non disturbare o danneggiare accidentalmente gli organismi.

8. Non abbandonare sott’acqua o in superficie alcun tipo di materiale (star light, piombi, etc.).

9. Limitare l’accesso e la permanenza nelle grotte naturali, per evitare danni e disturbo all’ambiente (ad es., bolle d’aria all’interno).

10. Segnalare all’Autorità competente eventuali irregolarità e la presenza di rifiuti o materiali pericolosi (reti da pesca abbandonate, lenze, batterie, etc.), senza tentare di rimuoverli.

Il Codice sarà adattato alle esigenze di fruizione delle persone disabili.

Inoltre il protocollo tecnico disciplina chiaramente le immersioni subacquee guidate svolte da Centri di immersione e da altri operatori del settore nelle Aree marine protette e costituisce un elemento essenziale a cui si dovranno attenere le Amp per i loro regolamenti per le attività consentite nelle varie zone con differenti livelli di protezione (A, B, C).

«Si tratta - spiega il ministro Pecoraro Scanio - di un evento particolarmente importante per la vita delle aree marine protette e per la possibilità che si dà, regolamentando, a tutti gli sportivi e appassionati di subacquea di visitare, nel pieno rispetto dell´ambiente, le bellezze marine protette».

Il protocollo contiene la nuova regolamentazione della subacquea con normative più chiare e a livello nazionale ed è stato stilato grazie alla concertazione tra Direzione protezione natura del ministero dell´ambiente, Icram, Federparchi, Adisub, Assosub, Cias, Cmas, Fipsas, Hsa Italia, Greenpeace Italia, Legambiente, Lega Navale Italiana, Mareamico, Marevivo, Verdi Ambiente e Società, Wwf Italia e il Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto.

Torna all'archivio