[19/02/2007] Comunicati

Intesa tra Toscana democratica e Rifondazione, Martini ci crede

LIVORNO. Toscana democratica e Rifondazione comunista possono trovare l’intesa per l’allargamento della maggioranza. Claudio Martini (Nella foto) ci crede e lo ha sostenuto oggi aprendo i lavori della giunta programmatica a Marina di Carrara. E questa intesa passa anche attraverso il superamento di attrititi principalmente legati a tematiche ambientali, come spesso evidenziato da greenreport.

Martini ricorda che le convergenze di Rifondazione comunista con le scelte di Toscana Democratica e con le politiche messe in atto dalla giunta regionale, a partire dal Piano regionale di sviluppo (Prs), non sono episodiche e costituiscono la premessa ad un allargamento della maggioranza che potrebbe maturare non appena esaurita la necessaria verifica programmatica.

Per il presidente della Regione l’allargamento «costituisce un elemento di stabilità del quadro politico della Toscana e soprattutto un contributo rilevante sul piano nazionale».
«Permane con Rifondazione – ha aggiunto - una discussione relativamente ad alcuni aspetti rilevanti del nostro programma d’azione e, in particolare, in merito alla gestione del ciclo delle acque. Su di esso le competenze regionali non possono ovviamente surrogare il ruolo dei Comuni rispetto alle scelte dei sistemi e delle modalità di gestione. Tuttavia la legge sui servizi pubblici su cui stiamo lavorando offre spazi utili di confronto che vogliamo utilizzare pienamente. Ma le questioni su cui c’è intesa vanno ben oltre».

Anche per questo, secondo Martini, si tratta di portare avanti i grandi assi strategici fissati nel Prs, la cui attuazione sta procedendo con decisione nei tempi stabiliti – per un totale di 1,5 miliardi di euro già decisi nel 2007 - e ha necessità di un’accelerazione perché «questo deve essere l’anno del concreto avvio degli investimenti previsti dal Prs».

Martini ha poi indicato l’agenda delle priorità da realizzare entro l’anno: «Sul fronte dell’economia ritengo che vadano chiuse le partite del rilancio di Firenze Fiera, del nuovo corso di Toscana promozione e del confronto con il governo per definire le misure di sostegno ai distretti industriali. A cui si aggiunge il capitolo delle infrastrutture con l’apertura dei cantieri relativamente alle tre priorità indicate dalla Toscana al governo nazionale: sottoattraversamento alta velocità di Firenze, completamento del corridoio tirrenico e della Due Mari».

La seconda questione fissata da Martini è quella dell’ambiente: «Deve partire il nuovo piano sullo smaltimento dei rifiuti che punta alla riduzione della quantità e all’aumento della raccolta differenziata, dobbiamo definire il nuovo piano energetico e chiudere con l’Enel il tavolo sulla geotermia».

Per quanto riguarda il funzionamento della macchina regionale, Martini ha indicato l’esigenza di rispettare il patto di stabilità avviando una fiscalità selettiva, capace di premiare i virtuosi, fondata quindi non solo sul prelievo ma anche sulla restituzione selettiva. Infine il piano di dimagramento, a cui sta lavorando un specifico gruppo di lavoro le cui conclusioni sono previste entro la primavera.
«E’ un impegno – ha concluso Martini - che dobbiamo mantenere, rispettando tempi e obiettivi attraverso operazioni di semplificazione e accorpamento funzionale, come abbiamo già iniziato a fare con il superamento dell’agenzia regionale dell’energia (Rea) e con l’accordo sulla gestione dei rifiuti nell’area metropolitana centrale che prevede la costituzione di un solo Ato».

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