[16/02/2007] Energia

General Electric investe nel vento europeo e Usa e guarda all´India

LIVORNO. La General Electric (Ge), la multinazionale americana considerata la seconda azienda più grande del Mondo per capitalizzazione di mercato, ha dichiarato di essere a metà strada nel raggiungimento del suo portafoglio di energie rinnovabili che ha come obiettivo quello di un investimento di 3 miliardi di dollari. Investimenti che finora la Ge ha fatto soprattutto nelle fattorie eoliche negli Usa e in Europa, ma ora rivolge la sua attenzione verso l´India.

General Electric ha annunciato un investimento di 270 milioni di dollari in grandi campi eolici negli Stati Uniti ed ha prospettato una partecipazione del 22% della ditta francese di energia eolica Theolia che in cambio acquisterebbe i campi eolici europei di Ge che producono circa 165 megawatt di energia elettrica.

In una intervista alla Reuters, Kevin Walsh, managing director per l´energia rinnovabile della GE, ha detto che «il numero sta alzandosi piacevolmente, ora siamo a poco ad un più di 1,75 miliardi investiti nelle rinnovabili». Gli investimenti in questo campo della General Electric sono stati per il 60 – 70% negli Usa ed includono anche impianti agricoli a fini energetici e progetti per il solare fotovoltaico, geotermia e idroelettrico.

Lo scorso anno negli Stati Uniti ci sono stati investimenti per circa 4 miliardi di dollari nelle wind farm con un aumento del 27% della potenza eolica installata e raggiungendo così gli 11.603 megawatt di elettricità, quanto serve ad alimentare circa 3 milioni di abitazioni. Ge ha detto di voler acquistare sei grandi campi eolici, situati in California, Illinois, Nuovo Messico e Pensilvania, capaci di generare 410 megawatt, per alimentazione almeno 100 mila case ed ha annunciato che, attraverso le turbine del vento, mira a generare circa 20 miliardi di dollari di reddito dal 2010 attraverso prodotti "Ecomagination" ad ottimo rendimento energetico.

Ma ora Ge, dopo aver ottenuto buoni risultati in Usa ed Europa, punta all´Asia e soprattutto all´India come punto di ingresso più probabile nel continente, anche attraverso società da realizzare con aziende locali.

Sempre di oggi la notizia che un gruppo di aziende americane fornitrici di energia elettrica, hanno annunciato di voler promuovere una legge federale per il contenimento delle emissioni inquinanti che causano l’effetto serra. Lo riporta il Wall Street Journal, il gruppo con base a Washington, si chiama Electric Power Supply Association.

Le aziende che vi aderiscono producono circa un terzo dell’output totale americano di energia elettrica e comprende alcune società che producono energia dal carbone, considerato uno dei combustibili fossili più inquinanti.

L’annuncio evidenzia un cambiamento di rotta rispetto alle politiche contro l’effetto serra adottato da sempre più aziende americane, compreso il gigante petrolifero Exxon Mobil Corp. che, dopo numerose pressioni, si dice ora pronto ad accettare un’eventuale legge federale sul controllo delle emissioni.

Le aziende della Electric Power Supply Association stanno cercando di affidarsi sempre meno alla produzione di energia dal carbone (che al momento è ancora quella principale) e sempre più a quella ottenuta dalla combustione di gas naturale. Il carbone, infatti, produce più anidride carbonica di quanta ne rilascia il gas naturale per chilowattora prodotto. Questo significa che le aziende specializzate nella combustione di gas naturale avranno performance più efficienti, quando dovranno operare entro un limite consentito.

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