[15/02/2007] Consumo

L´efficienza vale solo per l´energia o anche per le altre materie prime?

LIVORNO. Si fa un gran parlare di carenza di petrolio e gas ma di quanto stiano diventando preziose materie prime come rame, tantalio e grafite, indispensabili in molte lavorazioni industriali, ce ne accorgiamo distrattamente solo perché aumentano i furti di cavi elettrici o magari perché qualcuno nottetempo smonta tutte le grondaie in rame di un palazzo. Invece questo è il segnale dell´aumento di costi dovuto all´aumento della domanda globale di molti metalli e minerali che sta facendo venir meno anche la sicurezza del loro rifornimento.

Uno studio del Fraunhofer Institute per la ricerca sui sistemi e l´innovazione, commissionato dal ministero per l´economia della Germania sottolinea che «le materie prime quali i metalli ed i minerali rappresentano 40% dei costi di produzione dell´industria, e l´energia soltanto l´1,6 %» ma la disponibilità, di redditività, di efficenza e di utilizzazione è stata soltanto approfondita con studi sulle materie prime usate per generare energia come carbone, petrolio o gas, mentre i dati sulle risorse minerarie di metalli sono scarsi. Ma è in soprattutto qui - dice il Fraunhofer Institute - che l´industria sopporta un alto rischio di costo se ci fossero problemi di rifornimento».

Per i metalli più importanti ed i minerali industriali - tra gli altri rame, tantalio, platino, grafite e fluorite - gli istituti hanno esaminato come lo sviluppo economico ed il progresso globale delle tecnologie interessino la richiesta e che conseguenze questo ha per sviluppo e disponibilità di prezzi fino al 2025. Per questo è stato impiegato un nuovo metodo di ricerca analogo alle più note previsioni della domanda di energia, valutando per la prima volta la domanda specifica delle materie prime e disaccoppiando questa da sviluppo economico speculativo.

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