[14/02/2007] Energia

Come rispettare Kyoto in 16 azioni ed entro un anno

ROMA. Come si può arrivare al prossimo 16 febbraio 2008 in regola con il protocollo di Kyoto? Il Wwf indica la strada in 16 punti. Sul banco degli imputati – spiega l’associazione ambientalista – ci sono i trasporti ed in modo particolare il settore elettrico. Il nostro Paese, secondo il rapporto del Wwf Italia Power Switch, dal 1990 al 2004 ha incrementato le emissioni del 13%, e per il 2005-2006, pur non disponendo di dati ancora ufficiali, non si è riscontrata una significativa inversione di rotta, considerando anche i continui incrementi di consumo di energia e il costante aumento della generazione a carbone nel settore termoelettrico.

Questi i sedici punti:

1)Aumentare l’obbligo dei certificati bianchi in relazione ad obiettivi di efficienza in linea con Kyoto ed irrobustire le misure di promozione delle efficienza con riforme fiscali e tariffarie.

2) Nella riforma della tariffa elettrica da compiersi entro il 1 luglio 2007 colpire gli sprechi senza incidere sui consumi essenziali attraverso una tariffa fortemente progressiva. Concentrare la fiscalità sui consumi elevati. Prevedere a livello regionale l’introduzione di un contributo straordinario per la promozione dei fonti rinnovabili e risparmio energetico per gli scaglioni di consumo più elevati

3) Nel generale processo di revisione della tariffa, l’IVA sui consumi elettrici andrà parificata con quella del gas naturale al 20% per scoraggiare spostamenti sui consumi energeticamente inefficienti quali il riscaldamento

4)Affermare il principio che il gettito derivante da provvedimenti di tipo fiscale sia indirizzato a promuovere l’efficienza,

5)Nell’ambito della riforma della tariffa sociale è fondamentale che le classi meno abbienti siano dotate, attraverso incentivi, di tecnologia a basso consumo e non, al contrario, incentivati nei loro consumi unitari al kWh. Prevedere un obbligo di certificati bianchi da realizzare nelle abitazioni delle famiglie più bisognose.

6)Spostare la carbon tax dalla produzione al consumo con aliquote differenti a seconda del combustibile impiegato nella generazione.

7)Giungere alla certificazione energetica di tutti gli edifici in territorio nazionale entro il prossimo quinquennio

8)Modulazione dell’ICI in base al livello di efficienza raggiunto

9)Deve essere fortemente disincentivata l’illuminazione inefficiente. Per i prodotti per i quali sia possibile identificare una parità di servizio per livello di potenza valutare l’introduzione di una Watt tax. Ad esempio per le lampadine.

10)Eliminare l’IVA per gli apparecchi di efficienza di classe superiore A+ o A++.

11)Deve essere fortemente disincentivata l’illuminazione inefficiente. Per i prodotti per i quali sia possibile identificare una parità di servizio per livello di potenza valutare l’introduzione di una Watt tax. Ad esempio per le lampadine.

12)Lotta agli stand by che consumano 25TWh di elettricità anno pari all’energia prodotta in due grandi centrali a carbone.

13)Prevedere per le installazioni commerciali ed industriali obblighi di immissione di energie rinnovabili di piccola taglia in relazione ai consumi delle strutture, centri commerciali, capannoni, supermercati etc etc.

14)Il settore della pubblica amministrazione deve fornire il primo slancio nelle politiche per il risparmio energetico e l’installazione di centrali di generazione distribuita

15)Attenzione all’educazione: prevedere nella scuola primaria e secondaria educazione energetica per la generazione che non beneficierà dei lussi dei combustibili fossili e ne subirà le conseguenze dei nostri sprechi.

16)Promuovere cogenerazione e microgenerazione eliminando le imposte erariali e le addizionali provinciali per i consumatori che raggiungano un soddisfacimento di almeno il 50% dei propri fabbisogni elettrici; riordinando le attuali esenzioni fiscali sui consumi di combustibili per particolari categorie

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