[14/02/2007] Energia

Holding dei servizi pubblici, Cispel continua a crederci

LIVORNO. Le divisioni sul gas frenano la holding. Lo sostiene stamani il Sole24Ore CentroNord che spiega questa sua valutazione evidenziando che «il cammino verso un solo grande operatore toscano, invocato da anni da istituzioni regionali e Cispel, appare ormai sfumato (…) Soprattutto perché i due soggetti di maggior peso – Toscana Energia Clienti, che detiene il 41% del mercato toscano in termini di metri cubi venduti, e Consiags-Intesacom, che avrà il 20% del mercato – sembrano più intenzionati a farsi concorrenza che a collaborare».

«Proprio questo assetto – si legge sempre sul Sole – rischia di azzoppare la missione della futura holding regionale dei servizi pubblici, ‘benedetta’ dai sindaci della Toscana (che hanno firmato un accordo) e dalla Regione, che proprio Cispel sta cercando di progettare con l’aiuto di un advisor legate e, prossimamente, finanziario-industriale».

Il Sole evidenzia che anche dopo l’aggregazione tra Consiag di Prato e Intesacom di Siena – che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno - «resteranno una dozzina i pretendenti ad accaparrasi fette» «della torta da spartire in Toscana dei quasi 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano, consumati da famiglie e aziende».

Ma Cispel cosa ne pensa? Sul Sole viene riportata sola una mezza frase attribuita all´associazione: «la fusione tra le aziende di Prato e Siena costituisce un segnale di dinamismo».

Abbiamo quindi chiesto un parere anche a Paolo Regini, presidente della commissione ambiente di Cispel Toscana.
«Mi sembrano solo schermaglie – commenta Regini – quello che ci interessa in questa fase è se la holding si può o non si può fare. Prima di un mese e mezzo non avremo una risposta dell’advisor e tra qualche giorno affideremo un secondo incarico ad un legale sempre sulla fattibilità tecnica dell’operazione. Per questo mi sembra prematuro fare previsioni».

Ma sostanzialmente quanto ci crede che questa holding si faccia?
«Posso dire solo che è una partita complicata perché la Toscana è partita troppo in ritardo e ora recuperare è dura. Siamo solo all’inizio».

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