[12/02/2007] Parchi

In Brasile a rischio agricoltura, biodiversità e salute umana

LIVORNO. Pochi giorni fa il presidente Lula diceva che nessuno può dare lezioni al suo Paese. Ma il Brasile è altamente vulnerabile al cambiamento climatico e le pressioni della povertà rendono più difficile il fatto che la popolazione lavori a recuperare i disastri naturali. E gli scienziati dicono che, senza sforzi importanti per adattarsi ai cambiamenti futuri, aumenterà la frequenza degli eventi climatici estremi.

José Marengo, un ricercatore del centro per gli studi di clima, sta valutando gli scenari del cambiamento climatico per il Brasile usando modelli regionali mai utilizzati prima nel paese e che mostrano la superficie della terra sotto una griglia tridimensionale non più a "maglie" di 300 chilometri ma di appena 40 km, in modo da poter fornire informazioni specifiche, per esempio: come cambia una brezza marina o ogni quanto tempo piove in una città.
«Il modello regionale è come una lente d´ingrandimento – spiega Marengo - I modelli regionali di clima saranno utili per definire le politiche pubbliche e per i differenti settori della società per fare gli adattamenti necessari. Lo scopo è quello di consegnare piani d´azione agli esperti di agricoltura, salute e risorse idriche, in modo che possano analizzare gli effetti dei cambiamenti del clima e calibrare le soluzioni». Per esempio, nel Brasile un clima più asciutto potrebbe apportare malattie respiratorie, mentre un clima più caldo potrebbe innescare un aumento di febbri tropicali.

I modelli regionali di Argentina, Cile e Perù, , mostrano che lo scioglimento dei ghiacciai sta accelerando e che questo avrà effetto sulle città: in alcune zone ci saranno inondazioni, in altre il rifornimento idrico diminuirà. Già ora Lima è praticamente situata in un´area desertica che dipende per almeno 6 mesi all´anno dai ghiacciai andini per il rifornimento idrico.

Per il Brasile, secondo i modelli metereologici più recenti, il cambiamento climatici interesserà più probabilmente l´agricoltura e soprattutto gli ecosistemi naturali come l´Amazonia, le foreste pluviali, le paludi come il Pantanal.

Anche se verranno rispettati gli obiettivi del protocollo de Kyoto, Marengo prevede che tra il 2070 e il 2100 praticamente sull´intero litorale brasiliano ed in gran parte dell´interno ci sarà un aumento nella temperatura media annua 2-3 gradi. Una zona dell´ Amazzonia grande quanto la Gran Bretagna potrebbe registrare aumenti fino a 6 gradi. Se niente verrà fatto per fermare il riscaldamento globale, i modelli mostrano che entro il 2100 la temperatura aumenterebbe di 4-6 gradi, con aumenti di 8 gradi in una piccola zona dell´Amazzonia del nord.

Sviluppi climatici che, secondo gli scienziati brasiliani, ritardando l´arrivo della stagione delle piogge, porterebbero alla scomparsa di gran parte delle foreste pluviali del Paese, con un impatto forte sulla quantità d´acqua portata dal Rio delle Amazzoni e dagli altri fiumi nella regione e con conseguenze importanti sui commerci fluviali e sulla generazione di energia idroelettrica, ma anche con aumento delle malattie respiratorie e rischio di incendi.
I modelli climatici approntati prevedono comunque, anche se si prenderanno misure urgenti, una diminuzione delle piogge in Amazzonia, nel Pantanal e nel nord-est del Brasile, una zona già semiarida che così, sconvolta da eventi climatici estremi più frequenti, si avvierebbe a diventare un deserto.

Le piogge invece aumenteranno del 5% nelle regioni del sud e del sud-est del Brasile e in Argentina, portate dai venti dall´Oceano Atlantico, ma saranno intense e concentrate in alcuni giorni, tanto da non riuscire a riempire le dighe che forniscono energia idroelettrica, il tutto mentre le più alte temperature faranno crescere la domande di energia per l´aria condizionata.
I cambiamenti climatici avranno un effetto importante sull´agricoltura: in alcune aree potrebbero crescere le difficoltà per i raccolti di soia, mais e caffè, tra le esportazioni più importanti del Brasile. Gli esperti dell´Agricultural Research Corporation hanno usato le proiezioni di Marengo per prevedere il futuro di queste coltivazioni: per sfuggire al caldo che aumenta, alcune piantagioni dovranno essere spostate verso sud, i coltivatori dovranno adattarsi, selezionando semi che possono sopravvivere in un clima più caldo, oppure coltivando specie resistenti ad un clima arido.

La scuola di sanità pubblica nazionale del Brasile (Fiocruz) ha messo a punto un metodo per valutare i potenziali danni del cambiamento climatico alla salute pubblica, incrociando l´indice umano di sviluppo Onu, che valuta il benessere sociale con fattori socioeconomici ed epidemiologici, e i cambiamenti climatici. Il nord-est del Brasile è risultata l´area più a rischio per la combinazione di povertà, malattie e siccità cicliche, in particolare lo stato di Alagoas, povero, densamente popolato e con alto il più alto tasso di mortalità infantile e di casi di colera del Brasile.

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