[14/02/2006] Urbanistica

Vezio De Lucia: «Legislazione urbanistica a rischio stravolgimento»

CAMPIGLIA MARITTIMA (Livorno). Il convegno del 10 febbraio su «Codice dei beni culturali e del paesaggio e poteri locali, organizzato da Provincia di Livorno e Parchi della Val di Cornia è stato concreto ed efficace con un dibattito di alto livello. Si sono confrontate due tendenze: quella centralista espressa da Antonio Paolucci, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, per il quale esiste solo la tutela del patrimonio e l’uso sociale dei beni viene visto come un certo fastidio, e quella più orientata al connubio tutela-fruizione.
Il noto architetto Vezio De Lucia (nella foto) è stato tra quelli che più hanno insistito sulla necessità di tenere uniti piano del paesaggio e piano urbanistico. Lo abbiamo intervistato.
Architetto De Lucia, ci è sembrato molto preoccupato per la situazione nazionale.
«L’occasione più preoccupante è stata certamente la legge Lupi, che voleva rifare la legislazione urbanistica. Fortunatamente non è stata approvata perché sono state sciolte le Camere. Quel disegno di legge escludeva gli enti locali dalla possibilità di tutelare il territorio, se non in attuazione di piani statali. Un pericolo che però rimane nell’aria, perché sul quel provvedimento alla Camera il consenso è stato trasversale: ai voti della maggioranza di centrodestra si sono aggiunti 32 voti del
centrosinistra».
Cosa prevede la legge Lupi?
«Si vuole scorporare la tutela dalla pianificazione ordinaria, la si rimanda al piano paesaggistico, piano di bacino, piano dei parchi... L’urbanistica, come diceva il povero Cederna, così si dovrebbe occupare solo di asfalto e mattoni, solo di murativo come dite voi in Toscana. Ma la migliore tradizione italiana considera la tutela del territorio, del paesaggio, dei beni culturali, come parte integrante dell´urbanistica».
E’ una deriva che riguarda anche la Toscana?
«Questo allarme riguarda in minima parte la Toscana, diciamo che bisogna preoccuparsi molto di più dal Lazio in giù. E non si tratta solo di stare attenti ai progetti dei politici, anche nel mondo accademico ci sono molti che tendono a parcellizzare il governo del territorio, a far perdere la
necessaria visione unitaria. E’ stato importante che questo convegno sia stato organizzato in Val di Cornia, in provincia di Livorno, una delle zone dove sono state realizzate le prime iniziative pubbliche di tutela delle coste. Senza quelle iniziative di governo locale del territorio e dei beni ambientali e culturali, ad esempio, il parco di Rimigliano non ci sarebbe».

Torna all'archivio