[13/02/2006] Urbanistica

Una manifestazione contro il porto di San Vincenzo

SAN VINCENZO (Livorno). Il Comitato cittadino “No all’ampliamento del porto”
di San Vincenzo giovedì prossimo si riunirà in assemblea nella sala della scuola media in via Tito Speri, per un incontro informativo ed organizzativo sulla manifestazione indetta per sabato 18.

La manifestazione partirà alle 16 da piazza Gramsci (ex Rinascita/Delfino), percorrerà le strade cittadine e si concluderà con una conferenza stampa sul porto. Gli aderenti al comitato si oppongono all’ampliamento del porto perché, se realizzato, «distruggerà il litorale del paese. Estendendosi da via Capraia a via Elba in direzione campanile della chiesa - spiega la portavoce del comitato Rosetta Placido - cementifica 1 km di spiaggia e condanna all’erosione la spiaggia a sud, tutto ciò in un paese che si estende lungo la costa per 2 km circa».

Per dare un’idea precisa delle dimensioni sarà segnato con materiale volatile il confine sud del porto sulla spiaggia e sul marciapiede di viale Italia sarà steso un striscione sul molo attuale per mostrare come sarà alta la diga foranea (a mare).

«Dalla passeggiata sul porto che non sarà altro che un grande parcheggio a pagamento - continua Rosetta Placido - non si vedrà il mare poiché la diga esterna sarà alta 4 metri sul livello dell’acqua e lunga 800 metri.
Di fatto il porto oltre a danneggiare fortemente l’ambiente e sottrare ai sanvincenzini le uniche spiagge libere del centro, metterà in ginocchio l’economia del paese».

Il comitato che ha raccolto le adesioni di Legambiente, Wwf, del Coordinamento toscano produttori biologici, ha aperto una campagna di adesioni individuali ed ha già raccolto 800 firme di cui 500 sanvincenzini.

Inoltre il porto ampliato, dato in concessione trentennale ad una società privata come la Marina di San Vincenzo, «di fatto espropria i cittadini dello spazio centrale del proprio paese - conclude la portavoce del comitato - La società concessionaria, il cui presidente è l’ex sindaco Carlo Roventini, applicherà le tariffe portuali che riterrà opportuno e ciò non permetterà ai sanvincenzini meno abbienti di poter continuare ad avere la barca».

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