[06/02/2007] Energia

Nel Lazio il primo distretto agroenergetico italiano

ROMA. Girasoli, biogas e filiere agroenergetiche per lo sviluppo dei biocarburanti: saranno queste le basi del primo distretto agroenergetico italiano che sorgerà nella Valle dei Latini, l´ex Valle del Sacco, più conosciuta per l´inquinamento industriale ed il degrado ambientale. Un´area che comprende 20 comuni, e che, grazie ad una serie di investimenti sul territorio, conserverà così la sua identità rurale ed agrolimentare.

Secondo il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo «il distretto agroenergetico è solo l´inizio di una politica regionale verso le fonti alternative sostenibili per lo sviluppo economico del Lazio: la regione opererà un´accelerazione su altre operazioni di riqualificazione urbana in interventi che, come questi, non bastano da soli senza una grande alleanza e comunanza di obiettivi. Il Lazio si impegna così a mantenere i parametri di Kyoto: la Valle dei Latini è stato un luogo devastato dalla mancanza di controlli, così anche la filiera dei rifiuti, mentre oggi parliamo di impianti e tecnologie».

«Per l´ambito, devastato dalle ecomafie inquinanti – dice Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, può essere l´occasione del riscatto nel segno del rilancio agricolo e dell´innovazione bio-energetica. Quanto è avvenuto nella Valle del Sacco, in Provincia di Frosinone, è probabilmente il più grande disastro ambientale mai verificatosi nella nostra Regione, un disastro che ha letteralmente messo in ginocchio l´economia agro pastorale dell´intero territorio. L´avvio delle azioni previste dal progetto Valle dei Latini, presentato dall´Assessore Valentini, può essere la grande occasione per risanare dal punto di vista ambientale l´agricoltura e l´allevamento e trasformare questo territorio in luogo privilegiato dove sperimentare innovazione bio-energetica all´insegna di una agricoltura di qualità e non energivora. Con queste premesse il Piano di sviluppo rurale della regione trova un primo campo di applicazione, proprio a partire dal più acuto dei suoi punti di crisi»

Per l´assessore all´agricoltura Daniela Valentini la Valle dei Latini «manterrà la sua vocazione territoriale con un marchio di qualità ambientale per i suoi prodotti, che torneranno così ad essere competitivi sui mercati. Nasceranno, inoltre, tre filiere agro energetiche: la filiera dei bio carburanti, con 3000 ettari di superficie coltivabile a girasoli, un piccolo impianto di trasformazione compatibile con il territorio e 1.200 tonnellate di biodisel all´anno per alimentare una flotta di 2000 bus; la filiera del biogas per sostenere lo sviluppo della zootecnia locale, e la filiera dei bio combustibili per rifornire gli impianti di riscaldamento sul territorio. Dai campi del Lazio agli autobus romani per rilanciare l´agricoltura in una zona che comprende ben 50 mila ettari di superficie agricola utilizzata».

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