[06/02/2007] Aria

Self service il metano per auto. Anche Fiat chiede una migliore rete distributiva

LIVORNO. In una fase in cui la politica si rende conto che servono scelte sempre più incisive per abbassare le emissioni inquinanti del traffico, maggior responsabile di polveri sottili diffuse nell’aria, arriva dalla rete una proposta di petizione popolare per chiedere al governo di autorizzare l’erogazione di metano da autotrazione in tutte le stazioni multifuel, come già avviene per esempio in Germania.

Il metano infatti, pur non essendo la panacea di tutti i mali, è il combustibile che attualmente ha il minore impatto sull’ambiente, ma che sconta almeno in Italia una rete distributiva assolutamente insufficiente con circa 500 impianti sparsi nella penisola dove il pieno si può fare solo con l’operatore e quindi negli orari di apertura della stazione.
Ma non sono solo i cittadini a chiedere al governo e al ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio di riallinearsi con altre nazioni europee. Lo fa anche la Fiat, che in questi ultimi anni ha investito molto sulle vetture bifuel (che possono quindi viaggiare sia a benzina che a metano), proponendo l’opzione per quasi tutta la sua gamma dalla Panda in su.

«I costruttori non possono far molto – ammettono dall’ufficio stampa di Fiat – ma per esempio quello che era in nostro potere l’abbiamo fatto, progettando auto bifuel funzionali e competitive col resto del mercato. Ora però è la politica che deve fare la sua parte perché il metano ha sempre avuto due grandi difetti: il serbatoio che rischiava di occupare gran parte del bagagliaio e la difficoltà di rifornirsi andando a cercare gli impianti chissà dove. Fiat, ma anche altri produttori, ha risolto il primo problema progettando auto che il serbatoio ce l’hanno sotto i sedili, mantenendo quindi prestazioni tecniche e confort. Ora tocca al governo intervenire sulla rete distributiva».

In effetti gli incentivi per la trasformazione a gas della propria auto o per l’acquisto di un’auto nuova bifuel da soli non sembrano bastare, così come non bastano le convenienze economiche (circa 250-300 km con un pieno da 10 euro, possibilità di viaggiare in città anche durante i blocchi del traffico, agevolazioni sul bollo…) o quelle ambientali: secondo una ricerca effettuata dalla Agam di Monza, il metano utilizzato come combustibile per i veicoli, registra forti riduzioni delle principali emissioni inquinanti di notevoli proporzioni: inferiori del 94-95% degli idrocarburi volatili più dannosi, del 85-90% dell´ossido di azoto, dell´80% dell´inquinamento fotochimico, nonché la quasi totale assenza di zolfo, piombo e particolato (PM10).

«Nel 1996 – ricordano ancora dalla Fiat - fu sottoscritto un accordo con la Snam e i ministeri per la creazione di una rete di distributori di metano. Qualche risultato è stato prodotto, ma siamo ancora lontanissimi dai livelli della Germania, che pur essendo partita molto dopo di noi per quanto riguarda il metano, ha ora una rete capire con erogatori di metano self service nelle stazioni multifuel. Se vogliamo lo sviluppo del metano, dobbiamo preoccuparci prima di tutto della rete».

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