[06/02/2007] Aria

Blocco traffico nel Nord, Pecoraro Scanio: «Scelta positiva»

LIVORNO. Domani a Roma Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano firmeranno il patto antismog che partirà con la domenica senz´auto in tutto il Nord Italia il prossimo 25 febbraio.
«Giudico positiva la scelta delle regioni - ha detto il ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio - E´ un passo importante per sensibilizzare tutti di fronte all´emergenza inquinamento nelle città. Bisogna lavorare insieme per mettere in campo misure strutturali e durature. Penso, tra le altre, a rafforzare il trasporto pubblico su ferro, a incrementare il ricorso a mezzi pubblici a basso impatto, a imporre il traffico merci in città con mezzi moderni a basso impatto inquinante, alla riduzione della velocità nelle autostrade della Pianura padana, al ricorso a zone 30, ossia aree urbane con velocità massima ridotta».

Meno entusiasti i consiglieri regionali lombardi dei Verdi, Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, che sperano che l´iniziativa non sia un alibi per non fare nulla: «lo stop per la prima volta in tutto il Nord Italia, se sarà fatto in modo serio, cioè senza deroghe e con divieti anche sulle autostrade, può essere un segnale forte, non solo per i cittadini ma crediamo soprattutto per il governo nazionale e per quelli regionali, affinché affrontino in modo deciso e prioritario il problema dell´inquinamento».

Per il Sole che ride lombardo lo smog «si sconfigge non con iniziative simboliche della durata di un solo giorno ma con interventi decisi e duraturi a sostegno delle ferrovie, del trasporto pubblico urbano e nelle aree metropolitane. Speriamo, che il blocco non diventi un rito annuale dietro al quale Formigoni e i governatori coinvolti possano nascondere i propri fallimenti nel rendere più sostenibile e pulita la mobilità».

Ed i Verdi lombardi portano ad esempio la sentenza del Tar della Toscana che ha bocciato parzialmente il blocco dei soli euro 0 a Firenze in risposta a un ricorso presentato da alcuni comitati di cittadini.
La sentenza giudica " manifestamente illogico" lo stop di una categoria di veicoli responsabile, secondo dati ufficiali "incontestati dall´amministrazione comunale", del 5,1% dell´inquinamento prodotto dal traffico a Firenze mentre, scrive sempre il Tar toscano, "la classe di veicoli ´auto leggere diesel euro 3" incide nella misura del 25%, cioè in misura 5 volte superiore .

«Riteniamo importante, nei contenuti – scrivono i Verdi - la sentenza del Tar della Toscana. Crediamo che la politica debba prendere decisioni e che queste debbano essere logiche. Non spetta ai Tar decidere le politiche ma la sentenza toscana dice quanto sosteniamo da tempo. I blocchi preventivi introdotti da Regione Lombardia devono coinvolgere anche le categorie successive di veicoli diesel non dotati di Filtri anti particolato (Fap).Crediamo quindi sia necessario estendere la limitazione del la circolazione almeno de i diesel euro 2 e 3 , che secondo le analisi dell´Arpa hanno emissioni di Pm10 superiori alle euro 0 a benzina e comunque alte emissioni di ossidi di azoto. Ricordiamo anche che un diesel euro 4 ha le stesse emissioni di PM10 di un veicolo euro 0 a benzina , anche se minori emissioni di ossidi di azoto».

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