[05/02/2007] Comunicati

Gli orsi si ritirano e arrivano le orche

LIVORNO. Mentre gli orsi si ritirano insieme ai ghiacciai dell´Artico, un altro grande carnivoro risale nel mare che si libera dai ghiacci. Ricercatori canadesi affermano che le Orche stanno migrando in gran numero verso nord. Il problema é che si nutrono delle stesse prede cacciate dagli Inuit, quelli che noi chiamiamo eschimesi. Le Orche finora frequentavano l´Artico solo durante il breve periodo estivo, e in pochi esemplari: nel periodo 1980-90, ci sono state 5 o 10 osservazioni all´anno di questi cetacei. Ma gli scienziati, i viaggiatori ed i cacciatori inuit che traversano l´immensa baia canadese di Hudson, hanno notato più orche che negli ultimi anni, con punte di 30 esemplari osservati.

Anche se lo scioglimento dei ghiacci sembra essere la ragione più evidente per spiegare questo aumento, il divieto di caccia alle balene a scopo commerciale dopo gli anni 70 potrebbe essere un altro fattore. A quanto pare le orche, che non sono balene ma delfinidi, risalgono dalla Nuova Scozia o dal nord dell´oceano Atlantico vicino all´Islanda. Si tratta di carnivori sociali giganteschi (i maschi possono raggiungere i 9 metri di lunghezza e pesare 7 tonnellate) che si cibano di foche, beluga, narvali, trichechi ed anche grandi balene boreali, cioè tutti i mammiferi marini cacciati tradizionalmente dagli inuit.

Gabriel Nirlungayuk, cacciatore inuit e direttore del Wildlife for Nunavut Tunngavik Inc., non è convinto che lo scioglimento dei ghiacci sia in rapporto con la crescita della presenza di orche, ma è certo che questi predatori non amano il ghiaccio. Anche i pescatori dell´isola di Baffin hanno notato un gran numero di orche e sulle coste canadesi serpeggia una certa inquietudine «esiste una relazione rispettosa che risale a millenni, tra pescatori ed orche» spiega Nirlungayuk.

Uno dei vantaggi dell´aumento del numero di orche è che cacciano in branche e spingono le prede vicino alla riva, dove per gli inuit è più facile catturale, ma per quegli eschimesi che per la pesca tradizionale usano ancora i kayaks, il rischio di incidenti con questi odontoceti aumenta, visto che possono scambiare le piccole imbarcazioni per foche.

Un pericolo che sembra superato visto il sempre più massiccio utilizzo di grandi barche a motore.
Peter Ewins, del Wwf ha incontrato orche a nord-est della costa di Baffin ed ancora più a nord e spiega che «le orche fanno essenzialmente un banchetto con una varietà di mammiferi marini poco veloci, perché sono opportuniste». Lo scioglimento dei ghiaccio marini ha permesso alle orche di penetrare in zone dove prima non potevano accedere per la presenza di grandi ghiacciai. «i cambiamenti nell´Artico – dice Ewins - si producono ad un ritmo tale che la natura non riesce ad adattarsi». Per questo il Canada, che è uno dei più grandi utilizzatori di combustibili fossili dovrebbe trasformare la sua economia energetica «in una riserva di energia più durevole».

Le comunità inuit dicono che negli ultimi tre anni l´estati sono state più lunghe e gli inverni più corti di qualche settimana che i cacciatori marini devono stare attenti allo scioglimento dei ghiacci. Nel corso degli ultimi anni la percorribilità invernale dei ghiacci per viaggi e trasporti è diminuita da 100 chilometri intorno ai 30 per il ritirarsi della banchisa.

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