[01/02/2007] Urbanistica
LIVORNO. Secondo le ultime stime Onu, il turismo mondiale ha registrato un altro anno record, con 842 milioni di arrivi, un tasso di crescita superiore al 4.5% previsto. E questo nonostante fattori avversi come la guerra nel Libano e le minacce del terroristiche ai voli intercontinentali da Londra.
Per Francesco Frangialli, segretario generale dell´Organizzazione mondiale del turismo dell´Onu (Unwto) «malgrado i rischi di calo affrontati dal turismo globale dodici mesi fa, in particolare per il terrorismo, i timori per la salute dovuti all´influenza aviaria ed i prezzi del petrolio in aumento, il 2006 è stato un altro anno di buon sviluppo, sopra le previsioni del tasso di lunga durata del 4,1%, sostenuto da uno dei periodi più lunghi di espansione economica continua».
Secondo l´Unwto «tre anni fa, il turismo del mondo, che può svolgere un ruolo cruciale nel combattere la povertà e trasformarsi in uno strumento primario per sviluppo sostenibile, ha cominciato una fase storica nuova di sviluppo, ha superato la barriera di 800 milioni di arrivi internazionali. E da allora si è sviluppasto più del 20%».
Per dire la verità dietro i dati Onu si legge ancora molto turismo tradizionale (e magari forme distorte come il turismo sessuale) ed ancora troppo poco di turismo ambientale, anche se i dati di Africa e Sud America possono far intravedere nuove tendenze, rimane da capire quante risorse di questo turismo rimangono ad iniziative locali spesso ancora pionieristiche e quanto ai villaggi vacanze ed al tutto compreso gestito dalle grandi imprese del turismo internazionale che troppo spesso lasciano cadere solo qualche briciola del grande giro d´affari che muovono intorno al mondo.
Le proiezioni del " World Tourism Barometer" indicano per il 2007 un ulteriore aumento intorno al 4%. per conforme al tasso di accrescimento annuale previsto da qui al 2020, una prospettiva di sviluppo che secondo l´agenzia dell´Onu dovrebbe consentire a consumatori, governi ed imprenditori turistici di avere prospettive più solide e di poter rispondere più efficacemente alle crisi.
Impressionante il balzo in avanti dell´Africa: dopo anni di forte crescita il tasso di sviluppo globale del turismo ha raggiunto l´ 8,1% nel 2006, con l´Africa sub-sahariana a + 9.4% ed il nord Africa a + 5.8 per cento. Destinazioni note come Sudafrica, Kenia e Marocco hanno continuato ad ottenere risultati eccellenti.
Crescono anche Asia e Pacifico (+ 7.6%) grazie anche alla fine dell´effetto tsunami in Thailandia e nelle Maldive. In questa area cresce molto anche il turismo ambientale legato alle immersioni subacquee.
Balzo del 10% del turismo nell´ Asia del sud, soprattutto per merito dell´India che raccoglie la metà degli arrivi dell´intera area.
L´Europa ha centrato l´obbiettivo del + 4%, grazie anche alla coppa del mondo di calcio in Germania, l´Italia ha avuto un forte recupero ed i solidi risultati della Spagna hanno contribuito ad un risultato continentale positivo. .
Nonostante la crisi israelo-libanese e la situazione geopolitica generale, è aumentato dekl 4% anche il turismo verso il Medio Oriente, rafforzando i risultati record del 2004 e 2005.
Due per cento di turisti in più nelle Americhe, con variazioni notevoli tra i diversi paesi: aumento negli Stati Uniti, sviluppo debole nel Canada e nel Messico. Sale l´America centrale (+ su 6.1%) ed ancor di più quella del Sud (+ 7.2%) e tutta l´America latina consolida il risultato positivo degli anni recenti:il turismo di Cile, Colombia, Guatemala, Paraguay e Perù si è sviluppato con tassi di crescita doppi di quelli mondiali.
Secondo l´Unwto le prospettive sono buone anche per lo stabilizzarsi dei prezzi del petrolio. Ma alcune incertezze rimangono: «I tassi di interesse aumentanti in alcuni paesi e regioni hanno diminuito il reddito disponibile. Il dollaro Usa più debole ha potuto interessare la richiesta straniera di viaggi per l´America. D´altra parte, un euro più forte ha potuto stimolare i viaggi internazionali dall´Europa».