[31/01/2007] Rifiuti

Ecco i primi commenti sull´accordo firmato stamani

FIRENZE. I commenti istituzionali che seguono la firma dell’accordo sui rifiuti in area metropolitana sono ovviamente entusiastici: «Con il patto che abbiamo sottoscritto oggi – dice il presidente Claudio Martini - vengono assunti precisi impegni per una forte riduzione dei rifiuti e per potenziare la raccolta differenziata, in modo da diminuire la quantità di rifiuti da inviare allo smaltimento e in discarica. Ridurre, differenziare e recuperare: sono queste le scelte strategiche dell’accordo. Si tratta di una svolta ecologica e di un impegno ambizioso, ma anche possibile e da realizzare. Proprio per questo ci siamo assunti precisi impegni per gli investimenti: 14 milioni di euro nei prossimi quattro anni, 8 milioni per l’incremento della raccolta differenziata e 6 milioni per la riduzione della produzione di rifiuti».
Il presidente Martini sottolinea come una grande novità il fatto che Regione, Comuni e Province si impegnano a lavorare insieme per costruire un nuovo sistema di gestione dei rifiuti: «si tratta di scelte impegnative, ma ampiamente discusse, verificate e approfondite da parte di tutti. Vi sono state anche numerose sedute dei consigli provinciali e comunali appositamente dedicate».

Anche l’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa sottolinea l’importanza dell’accordo raggiunto grazie a un percorso di collaborazione forte tra la Regione e gli enti locali interessati. «La firma apposta oggi sull’intesa – afferma Artusa - segna un passaggio fondamentale e una svolta culturale nell’affrontare la questione della gestione dei rifiuti. Gli obiettivi regionali per il 2010 del 15% di riduzione dei rifiuti e del 55% di raccolta differenziata, su cui tutti gli enti della piana hanno assunto impegni precisi, sono ora più concreti e raggiungibili».


E’ un «buon accordo» anche per gli amministratori pistoiesi, «che tiene conto delle esigenze di tutte le amministrazioni locali, accoglie le nostre richieste, e punta fortemente sulla riduzione delle quantità prodotte e sull’incremento della raccolta differenziata con un finanziamento dedicato di 14 milioni di euro. Ci siamo impegnati a tenere conto della normativa nazionale, oggi in fase di definizione, che potrebbe prevedere l’obbligatorietà di procedere a gare per l’affidamento della gestione del ciclo dei rifiuti. E’ positivo infine il termine di sei mesi per procedere sia all’adeguamento degli impianti che alla creazione di un’unica società di gestione, attraverso un meccanismo che terrà conto del valore degli impianti che le verranno conferiti, contemporaneamente, dalle amministrazioni locali proprietarie». Gli amministratori pistoiesi hanno sottolineato infine l’esigenza di tenere in considerazione, nella creazione di un unico Ambito territoriale, quelle realtà virtuose nelle quali costi e tariffe sono più contenuti.

«Si chiude un lungo periodo di incertezza e si apre finalmente una nuova fase di pianificazione nella gestione dei rifiuti che dovrà metterci al riparo dalle emergenze». Questo il commento di Erasmo D’Angelis, presidente della commissione Ambiente e Territorio del Consiglio Regionale alla firma dell’accordo sui rifiuti nella piana tra Firenze, Prato e Pistoia.

«Concordo – aggiunge D’Angelis – con la necessità di rivedere e modificare la normativa regionale sui rifiuti per ampliare gli Ato almeno a livello di area metropolitana o area vasta, con accordi trasparenti e partecipati. L’ultimo campanello d’allarme è già suonato – continua D’Angelis –Entro il 2009 chiuderanno il ciclo le nostre grandi discariche che saranno al colmo della loro capacità di contenimento e il sistema Toscana deve centrare alcuni obiettivi colmando alcuni ritardi. L’emergenza la evitiamo solo puntando da subito su risorse e azioni forti per la riduzione, per aumentare le raccolte differenziate, per aprire un nuovo mercato del riuso che dovrà vedere come primi acquirenti gli enti locali. Possiamo anche potenziare il sistema ‘porta a porta’ e sperimentare il recupero di biogas con impianti a freddo».

«Siamo la Regione italiana con la maggiore produzione pro-capite di rifiuti – conclude D’Angelis - e se l’impegno è portare entro 3 anni la raccolta differenziata al 55 per cento e ridurre del 15 per cento la produzione, obiettivi estremamente ambiziosi, è questa l’ora di pianificare l’intera filiera dello smaltimento con un vero e proprio piano industriale, recuperando anche nuove risorse».

Negativo invece il commento del presidente toscano di Legambiente Piero Baronti: «Rispetto a quanto proposto da Legambiente in quell´accordo c´è ben poco. L´unica cosa positiva è il gestore unico per Ato ed aziende a Prato Firenze e Pistoia, che era una delle cose che chiedevamo. Invece ci sono tutti i termovalorizzatori che erano previsti, tranne il Calice di Prato che è stato tolto fino al 2010, ma rimane per esempio Baciacavallo per l´incenerimento dei fanghi. Insomma un accordo che noi riteniamo insoddisfacente, come ho già detto la montagna ha partorito il topolino».

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