[30/01/2007] Rifiuti

Acquisti verdi e capitolato inerti, cosa si fa a Livorno e cosa si fa a Massa

LIVORNO. Continuiamo il nostro giro in Toscana per capire a che punto siamo sul green public procurement (Gpp, meglio conosciuto come acquisti verdi) e sull´applicazione della delibera della giunta regionale 377/06 (modello di capitolato d´appalto) che favorisce l´uso di materiali inerti riciclati ottenuti da rifiuti dei processi di costruzione e demolizione, in particolar per la realizzazione di opere pubbliche.

Chiediamo a Maria Pia Lessi assessore del comune di Livorno al coordinamento delle azioni per l´attuazione del piano delle opere pubbliche ed alle società e partecipate cosa si fa in questo campo nella sua città.
«Non sono proprio io l´assessore al ramo – specifica Maria Pia Lessi assessore del comune di Livorno – anche se per quanto riguarda la gestione delle aziende partecipate dal comune me ne occupo in qualche maniera. Noi negli anni passati abbiamo già messo in piedi, sia per il Gpp che per il riutilizzo degli inerti, un monitoraggio ed una richiesta di precisi interventi per le attività delle aziende partecipate dal comune di Livorno, chiedendo una particolare attenzione a questo settore».

Ma delle quote del 30% o 40% previste dalle normative regionali e nazionali (Decreto Ronchi del 1997; Legge regionale 25 del 1998 ribadita nel 2002 con soglia del 40%, Decreto Matteoli del 2003) di acquisto di prodotti riciclati nessuno è in grado di scendere nel dettaglio, eppure è un obbligo di legge per tutti gli enti pubblici.

«Guardi non ho i dati del 2006 sottomano e non posso essere precisissima – continua Maria Pia Lessi - ma la nostra sollecitazione credo che sia stata accolta anche perché come ho detto il monitoraggio è costante. Faccio un esempio: la Casalp, l´ex Ater, che si occupa sia degli alloggi pubblici che delle aree in costruzione è impegnata a rispettare sia gli acquisti verdi che il protocollo sugli inerti edili. L´indirizzo che diamo alle nostre partecipate è tutto improntato al rispetto del capitolo del green public procurement, degli acquisti verdi, lo consideriamo un indicatore di qualità delle loro attività. Per esempio: abbiamo recentemente pubblicato le carte dei servizi di alcune aziende partecipate del comune di Livorno e per rispettare gli impegni del Gpp lo abbiamo fatto naturalmente esclusivamente su carta riciclata».

Nessuna risposta quindi su cosa fa il Comune, bensì qualche indicazione solo per le partecipate. Ma non è solo un problema di Livorno: non si sa qual è la percentuale di prodotti riciclati acquistati un po´ in tutta la Toscana, come abbiamo più volte evidenziato nei nostri servizi: in linea teorica tutti sposano gli acquisti verdi, ma in quanto alla loro quantificazione difficilmente qualcuno è grado di essere preciso, anche perché nessuno vigila e nessuno sanziona.

«Sul Gpp noi siamo avanti – dice l’assessore all’ambiente del Comune di Massa Giorgio Raffi – abbiamo chiesto e ottenuto un finanziamento finalizzato a mettere in atto iniziative per risparmiare sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. Ora non sono io che seguo direttamente il progetto della spesa verde e quindi non so darle dati precisi, diciamo che io seguo la filosofia del gpp come indirizzo politico».

E sul capitolato degli inerti, cioè il modello che la Regione Toscana ha ri-presentato ieri a Firenze dopo averlo inviato ormai diversi mesi fa a tutti gli enti pubblici?
«Lo stiamo valutando – prosegue Raffi - Oggettivamente qui da noi la situazione è un po’ complicata, perché la progettazione è di mia competenza ma poi la realizzazione delle singole opere ricade in altri assessorati. Il capitolato va valutato approfonditamente perché dobbiamo anche fare i conti con la nostra disponibilità economica. Comunque posso dire che stiamo già facendo con Agenda 21 diverse iniziative lavorando da una parte sul regolamento edilizio per il risparmio energetico degli edifici, dall’altra sullo sviluppo delle fonti rinnovabili».

(nella foto un set da giardino prodotto e commercializzato dalla Revet con la plastica raccolta in Toscana con la differenziata)

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