[30/01/2007] Rifiuti

Amianto, 17mila schede per mappare tutta la Toscana

LIVORNO. Mentre al Senato è in attesa di esame un Ddl, congiunto con altri due testi relativi alla stessa materia, che intende dettare nuove disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all´amianto e dei loro familiari e anche la creazione di un fondo per il finanziamento degli interventi finalizzati ad eliminare i rischi per la salute pubblica derivanti dalla presenza di amianto negli edifici pubblici, in Toscana la Regione ha dato mandato all’Arpat di realizzare una mappatura completa della situazione del Granducato.

L’iniziativa, spiega l’Arpat, segue le disposizioni di legge in vigore. Il progetto, che riguarda tutte le regioni italiane, è finalizzato ad ottenere una "fotografia" sull’intero territorio nazionale, della presenza dei materiali contenenti amianto, utile per l’individuazione delle aree esposte a maggior rischio e per ottimizzare gli interventi necessari, tramite un’attenta e corretta valutazione del rischio stesso, utilizzando parametri oggettivi e applicati a livello nazionale. Per mappatura si intende quindi un censimento con la georeferenziazione dei siti censiti.

Nei primi giorni di febbraio saranno inviate, da parte dell’Agenzia, circa 17.000 schede di autonotifica ad altrettanti indirizzi della nostra regione. La collaborazione di tutti i soggetti interessati è opportuna per poter effettuare una rilevazione aggiornata e puntaule della situazione in essere in Toscana. Le risposte potranno pervenire o via posta o per via telematica al sito predisposto allo scopo da Arpat, così come indicato nelle schede medesime. Una volta in possesso di queste informazioni sarà predisposto un data-base che sarà inviato al Ministero dell’Ambiente. I risultati della mappatura saranno consegnati alla Regione entro settembre 2007.

Il Piano, predisposto da Arpat, è stato sviluppato secondo le seguenti linee: mappatura dei materiali contenenti amianto negli edifici pubblici o aperti al pubblico; mappatura dei siti dimessi; mappatura dei siti estrattivi; mappatura dei siti connessi con la sfruttamento dell’energia geotermica a fini energetici; mappatura dei grandi impianti industriali; mappatura degli impianti a pressione.

Alcuni esempi degli edifici che saranno censiti: scuole, ospedali, comuni, edifici provinciali, regionali, amministrazione della giustizia, forze armate, cinema, teatri, biblioteche, impianti sportivi, acquedotti, aeroporti, poste, Enel, grande distribuzione commerciale, luoghi di culto.

Una volta fotografata più dettagliatamente la situazione della nostra regione e avviate le bonifiche, resterà ancora più cogente la questione dello smaltimento dell´amianto che, per legge, dovrebbe avvenire in discariche controllate. Come previsto dalla legge dal 1992, da un decreto dal 1994 e dal Decreto Ronchi del 1997. Cosa che al momento in Toscana avviene solo nella discarica di Terranuova Bracciolini, mentre se ne sta parlando a Montignoso (Massa), purtroppo con il consueto approccio della ‘bomba ecologica’.

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