[29/01/2007] Energia

Rigassificatore, il Comune di Livorno risponde a Greenpeace

LIVORNO. Sulla presa di posizione di greenpeace riguardo al rigassificatore Olt off shore, arriva la risposta del Comune di Livorno che ricorda gli studi, le analisi ed i pareri positivi espressi dai massimi organi competenti relativamente al progetto dell´impianto stesso.

«Il Comitato di Pilotaggio Nazionale del Santuario dei Cetacei - comincia il comunicato dell´amministrazione comunale - ha espresso parere favorevole in ordine alla compatibilità ambientale del terminale di rigassificazione off shore e delle sue infrastrutture fisse nel novembre del 2003.

Di questo parere ha poi tenuto conto, nel dicembre 2004, lo stesso Ministero dell’Ambiente nel Decreto di pronuncia di compatibilità ambientale , con il quale dà il proprio assenso al progetto con alcune prescrizioni; prescrizioni che tra l’altro non riguardano direttamente la questione della salvaguardia del Santuario, ritenendo esaustivo, a tale proposito, quanto già espresso dal Comitato di Pilotaggio, che rappresenta l’organo istituzionale con la massima competenza ad esprimere pareri e valutazioni sulla programmazione, gestione e tutela dell´area protetta Pelagos.

In riferimento alle posizioni assunte da Greenpeace, l´amministrazione sottolinea che la sua «intenzione non è quella di entrare in polemica con questa associazione ambientalista, ma semplicemente quella di richiamare nel dibattito gli atti approvati dai diversi organi competenti e che hanno costituito il lungo iter procedurale fino all’ultimo decreto autorizzativo di costruzione ed esercizio del terminal di rigassificazione del 23 febbraio 2006».

«La presenza di mammiferi marini nell’area interessata - ricorda l’amministrazione comunale - la loro consistenza ed i loro spostamenti sono stati ampiamente studiati e considerati nel quadro di riferimento ambientale alla base del Decreto del Ministero dell’Ambiente. Per quanto riguarda le aree marine protette lo stesso decreto afferma: “ L’incidenza della presenza del terminale e del traffico marino che gli afferisce, sul Santuario per i mammiferi marini del Mediterraneo-Pelagos, è trascurabile, in quanto : 1) già l’attuale traffico da e per i porti interni all’area del Santuario (tralasciando Tolone, Nizza ed i porti corsi) è di 30.000 navi anno, con l’esclusione della navigazione da diporto e pesca; 2) i branchi di Tursiopi e di Stenelle (Delfini) che dimorano lungo la costa pisana ed attorno all’isola di Gorgona non effettuano spostamenti tali da attraversare l’area circostante il terminale. Inoltre nella stessa area si sono avuti in passato avvistamenti molto sporadici di balene”.

La stessa procedura di scrupolosa analisi, di studio e di valutazione vale anche per quanto riguarda gli altri punti sollevati da Greenpeace, ovvero sulla presenza di Posidonia, sulla movimentazione di sedimenti, sull’utilizzo del Cloro e dell’acqua raffreddata. I relativi documenti sono a disposizione di chiunque sia interessato, in quanto fanno parte del materiale allegato al decreto e depositato presso i Ministeri competenti.

L’amministrazione comunale è comunque disponibile ad un incontro con Greenpeace per valutare eventuali approfondimenti che potrebbero essere proposti nella fase di monitoraggio. A questa fase è infatti affidato il compito di seguire, sia per la costruzione che per l’esercizio del terminale, gli effetti ambientali di queste attività.

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