[26/01/2007] Aria

La presidenza tedesca dell’Ue e l’ambiente

BRUXELLES. I ministri della repubblica federale di Germania hanno esposto le priorità della presidenza tedesca dell’Ue davanti alle commissioni del parlamento europeo e sembra che il governo rosso-nero della Merkel (Nella foto) voglia impegnarsi anche in campo ambientale.

Sigmar Gabriel, ministro dell’ambiente ha detto in commissione industria, ricerca ed energia che la presidenza tedesca ha tra le sue priorità quelle di ridurre le emissioni di CO2, accrescere l’efficienza energetica e promuovere. «Per raccoglire le sfide poste dal cambiamento climatico – ha detto Gabriel – dobbiamo per prima cosa e soprattutto interessarci dei paesi in via di sviluppo, compresa la Cina, che vogliono una risposta ai loro bisogni più urgenti, ad iniziare dall’accesso alle risorse energetiche. La Cina sarà molto interessata dai trasferimenti di tecnologie in campo ambientale».

La presidenza tedesca cercherà di realizzare dei progressi sulle direttive quadro sui rifiuti (prima lettura in febbraio al Parlamento europeo), sulle sostanze tossiche nelle acque di superficie (prima lettura a marzo) e sulla protezione dei suoli (la prima ci potrebbe già essere sotto la presidenza tedesca).

«La presidenza – ha detto il ministro Gabriel - si augura di raggiungere un compromesso conciliatorio con il Parlamento sulla proposta del regolamento Life+» il finanziamento comunitario della politica ambientale.

I Ministro dell’ambiente tedesco approva l’obbiettivo di realizzare una riduzione del 20 % delle emissioni di CO2 entro il 2020, ma ha mostrato delle riserve sulla proposta della Commissione di estendere il sistema di scambio dei diritti di emissione di Kyoto all’aviazione civile. Per quanto riguarda il rafforzamento dell’efficienza energetica dell’Ueil ministro socialdemocratico tedesco ha previsto anche un aumento dei fondi per la ricerca sull’energia nucleare che pure la Grosse Koalition che governa la Germania ha confermato di voler abbandonare. Sigmar Gabriel aveva già detto in precedenza che «le importazioni di petrolio e il nucleare non hanno alcun nesso fra di loro. Lavera strada verso l´indipendenza energetica passa attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili». In Germania sono ancora in attività 17 centrali nucleari, ma dopo la decisione del 2000 di abbandonare l´atomo, l´ultima centrale dovrebbe chiudere nel 2020.

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