[25/01/2007] Energia

Gas, Consiag e Intesa si fonderanno entro il 2007. Oggi il primo passo

LIVORNO. Con uno scambio azionario tra le società di vendita delle holding Gruppo Consiag e Gruppo Intesa, si è costituito uno tra i primi operatori nazionali (per volume di gas venduto e numero di clienti) e il secondo in Toscana per la commercializzazione del metano. L’obiettivo dichiarato è quello di diventare un riferimento come Energy Player globale. Prevista, dopo la fusione che verosimilmente avverrà entro fine anno, la quotazione in borsa.

Gli altri obiettivi sono: sfruttare le competenze territoriali, aumentare le economie di scala attraverso l’integrazione delle risorse e delle strutture, ampliare la rete di vendita e il numero dei clienti. L’accordo è stato presentato oggi da Paolo Abati, presidente del Gruppo Consiag, e Alessandro Piazzi, amministratore delegato di Intesa, e dai sindaci di Siena Maurizio Cenni e di Prato Marco Romagnoli. Per il gruppo quello di oggi rappresenta il primo passo verso la definitiva fusione di ConsiaGas e Intesacom che avverrà entro l’anno, con la costituzione di un operatore unico per la commercializzazione del metano nel mercato nazionale.

In base allo scambio azionario, passo necessario e propedeutico alla futura aggregazione, ConsiaGas ha ceduto il 28,31% del capitale sociale e acquistato il 40% di Intesacom. Grazie a questa operazione il nuovo soggetto, con un fatturato di circa 187 milioni di euro, 255.000 clienti 537 milioni di metri cubi di gas venduto, e di circa 70 milioni di euro di fatturato da vendita di energia elettrica, si attesta sul mercato tra i primi operatori nazionali e con il 20%, in termini di volume di vendita e di numero di clienti, al secondo posto in Toscana per la sola vendita di gas.

Massimo Fattorini, presidente del Gruppo Intesa ha esordito dicendo che: «L’accordo siglato è il risultato di un percorso durato nel tempo tra due aziende che si sono conosciute, hanno vissuto esperienze in comune, hanno avuto la possibilità di apprezzarsi, di condividere strategie e obiettivi e che sono entrambe fortemente integrate nel territorio e capaci di coniugare le funzioni sociali di una Spa con le esigenze del mercato».

Il sindaco di Prato, Marco Romagnoli ha commentato: «E’ con soddisfazione doppia che accolgo questa fusione: come azionista di maggioranza di Consiag e come coordinatore dei sindaci firmatari del protocollo d’intesa per la holding. Questo, infatti, è uno dei passi concreti verso la realizzazione del progetto regionale: un progetto che non potrà avvenire in contemporanea in tutti i settori e tra tutti i soggetti ma che si concretizzerà per passi successivi attraverso aggregazioni di cui quella di oggi è un esempio».

Maurizio Cenni, sindaco di Siena, ha detto che: «E’ un elemento che ci dà grande soddisfazione l’efficienza del pubblico, che questa intesa testimonia. Fa piacere che due aziende interamente pubbliche, non mosse da emergenza o da provvedimenti legislativi, ma sulla base della valutazione di esigenze industriali e di efficienza, abbiano imboccato la strada dell’aggregazione. Non si tratta certo di un processo chiuso né definitivo ma aperto anche ad altre realtà territoriali e a possibili espansioni».

L’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai commenta così: «Sia pur per strade diverse, in Toscana le imprese che gestiscono i servizi pubblici locali si stanno aggregando. E’ un primo passo che sta portando alla scomparsa delle imprese più piccole e tutto ciò, soprattutto in un settore come quello del gas dove più forte è la concorrenza, grazie a sinergie ed economie di scala non può che auspicabilmente favorire il consumatore».

Un’operazione analoga, l’anno scorso, era stata portata avanti da Fiorentinagas e Toscanagas – Firenze e Pisa – con la nascita di Toscana Energia.
«Guardiamo al processo in atto convinti che una maggiore liberalizzazione sia funzionale al consumatore – ha aggiunto Fragai un mercato aperto dove soggetti pubblici o privati possono convivere e dove spero non vada dispersa quell’enorme risorsa e ricchezza, in termini anche di competenze, che la Toscana ha nelle aziende pubbliche».
L’obiettivo della Regione rimane quello di costituire un’unica grande holding regionale da 14 mila dipendenti.

«Per noi il percorso di aggreggazione avviato deve dunque proseguire – conclude l’assessore - Quello di oggi è certo un passo in avanti, che è sempre meglio di un passo indietro, ma comunque solo un primo passo».

Fragai ha poi confermato l’impegno della Regione e i contatti in corso perché del gasdotto Galsi che dal 2009 porterà dieci miliardi l’anno di gas algerino fino in Sardegna (e da lì a Piombino) possa beneficiare anche la Toscana.
«Vorremmo – spiega Fragai – che un po’ di quel gas rimanesse nella nostra regione».

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