[24/01/2007] Energia

La legge sui Paec come quella sul Gpp: ignorata da 16 anni

FIRENZE. L’assessore all’ambiente del Comune di Firenze Claudio Del Lungo, ha annunciato la nascita nel giro di pochi mesi del Paec, il piano energetico ambientale comunale che dovrà garantire una serie di obblighi per il risparmio energetico in tutta la città.

Assessore Del Lungo, ci può spiegare cos’è il Paec?
«Appena sono stato nominato assessore ho provveduto ad attribuire all’università di Firenze la redazione del supporto tecnico scientifico del piano, che ci è stato consegnato nei primi giorni di gennaio. Per il momento è ad uso esterno e sarà presentato ufficialmente il 23 febbraio in occasione della giornata del risparmio energetico. Ora spetta a me tradurlo in atto amministrativo, cioè in delibera questo supporto tecnico. Quindi ho cominciato a cercare piani di altre città e devo dire che ho trovato un po’ poco. E’ incredibile che nessuno finora l’abbia fatto, è prescritto per legge».

Un po’ come la legge sul green public procurement, quindi, che obbliga ogni ente pubblico ad utilizzare il 30% di prodotti riciclati?
«No, è ancora peggio: i Paec sono previsti dalla legge 10 del 1991, quindi molto prima del Ronchi. Io ho parlato con i colleghi di Milano, Bologna, Venezia, Roma, Genova e Bari e solo in qualche raro caso esiste un Paec che è comunque solo un’analisi dei consumi, della domanda e dell’offerta. Non c’è atto dispositivo. Noi invece indicheremo azioni obbligatorie scalate nel tempo: 32 schede che contengono altrettante azioni su mobilità, risparmio, energia… Per questo saremo sicuramente i primi in Toscana ma credo anche tra i primi in Italia».

Quali investimenti sono previsti per questo piano?
«Per il momento abbiamo fatto solo stime di massima e comunque su questo non diremo nulla fino alla presentazione ufficiale del 23 febbraio. Posso solo dire che alcune azioni sono a investimento zero, altre prevedono un costo sostenuto dal privato, altri dal gestori di servizi, e altri ancora la contribuzione da parte dell’ente pubblico».

L’assessore all’urbanistica della Lombardia Davide Boni nel corso del convegno “Tecnologia e progetto urbano” ha lanciato una provocazione al suo collega milanese Carlo Masseroli: offrire un bonus volumetrico per chi costruisce utilizzando materiali innovativi ecocompatibili e volti al risparmio energetico.
«In realtà non è una grandissima novità. Mi sembra per esempio che qualcosa del genere c’è anche nella legge regionale sull’edilizia rurale: chi fa le cose in un certo modo può avere qualche permesso in più. Io non sono molto d’accordo, perché la tendenza oggi è quella di rendere obbligatorie le norme volte al risparmio. D’altra parte se si vuole aggredire il problema del cambiamento climatico bisogna fare azioni forti».

Intanto proprio domani prende il via a Bolzano Klimahouse, la fiera specializzata suggerisce soluzioni tecniche ed economiche alternative nel settore dell‘edilizia residenziale ed edifici pubblici sia per il nuovo che per la ristrutturazione. Del resto Bolzano gode di vasta popolarità sia per quel che concerne la difesa del clima sia per quel che riguarda i sistemi di risparmio energetico.

A Klimahouse 2007 verranno ospitati tutti i settori inerenti la costruzione di edifici: saranno in mostra coperture, sistemi di isolamento termico, rivestimenti per soffitti e pareti, elementi per prefabbricati, rivestimenti in vetro termoisolante, tecniche e prodotti per la ristrutturazione di edifici, sistemi di riscaldamento, impianti di areazione, condizionatori, sistemi di misurazione e di regolazione. Particolare risalto verrà ovviamente dato anche alle energie rinnovabili.

Torna all'archivio