[23/01/2007] Elettrosmog

L´Elba dice no al nuovo elettrodotto Enel e sì a un piano per risparmio energetico ed energie rinnovabili

PORTOFERRAIO (Livorno). L´elettrodotto che dovrebbe attraversare metà elba per portare e distribuire l´energia elettrica prodotta sul Continente continua a far discutere. Dopo le osservazioni di Legambiente e del parco nazionale l´opposizione del comune di Portoferraio, ci si è accorti che si tratterebbe di circa 110 grandi piloni da seminare per valli e crinali e la preoccupazione è salita. Per farsene interpreti oggi si sono riuniti presso la Comunità montana dell´Arcipelago toscano gli enti Locali interessati e il parco per concordare un atteggiamento unitario con provincia e regione, sul progetto dell´ Enel/Terna, il cui procedimento richiede un parere degli Enti Locali entro la metà di febbraio.

«L´obiettivo comune emerso nell´ incontro – si legge in una nota comune di parco nazionale e Comunità montana - è quello di una sospensiva nella realizzazione dell´ opera che prevede, oltre alla sostituzione di alcune linee esistenti a media ed alta tensione, la costruzione ex novo di 29 Km di linea ad alta tensione di cui 27 km in aereo ( alti tralicci ) e 2 km interrati. Si è ritenuto infatti come la situazione sia cambiata radicalmente rispetto ad alcuni anni fa ( nuovo Piano energetico regionale, lavoro di Agenda 21 Locale che prevede il Piano energetico unitario sul territorio, nuova programmazione del parco nazionale centrato sulle energie rinnovabili quale elemento di sostanza e di appeal turistico ) e che ciò consigli di valutare con attenzione se esista ancora la necessità di tali impianti, motivati da Terna ed Enel Distribuzione " al fine di soddisfare e garantire il crescente fabbisogno di energia elettrica nel periodo estivo».

Gli enti isolani si appellano ad una maggiore efficienza e al risparmio energetico, come occasioni per «chiedere uno stop all´ iter di costruzione di manufatti di grande impatto ambientale e paesaggistico» e alla necessità di un «Piano energetico unitario dell´Elba basato sul risparmio e le energie rinnovabili a nullo o basso impatto ambientale, potrà infatti stabilire, sulla base dei dati certi raccolti con Agenda 21, di quali impianti ha bisogno il territorio per garantirsi l´ energia che serve». Invece il progetto dell´elettrodotto presenterebbe « numerose carenze rispetto ai "deliberata" degli Enti e a diversi obblighi normativi». Per questo i tecnici degli enti si troveranno domani al parco nazionale per «argomentare le ragioni anche tecniche della sospensiva, onde scongiurare il verificarsi del silenzio assenso».

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