[22/01/2007] Aria

Pirelli punta sui filtri antiparticolato in carburo di silicio

MILANO. Il futuro dei filtri antiparticolato potrebbe essere in carburo di silico. Pirelli Ambiente e la società danese LiqTech A/S hanno siglato un accordo di ricerca che avrà come obiettivo il miglioramento delle prestazioni dei filtri in carburo di silicio. I risultati che deriveranno dalla ricerca saranno di proprietà congiunta delle due società con sfruttamento esclusivo riservato a Pirelli in Europa, Russia ed ex Repubbliche Sovietiche, Brasile e Cina ed a Liqtech in USA, Messico, Sud Corea, India e Giappone.

In base all’accordo, inoltre, LiqTech supporterà Pirelli Ambiente nello sviluppo della tecnologia produttiva destinata alla realizzazione in grande serie dei nuovi filtri antiparticolato che verranno implementati nella fabbrica che la società realizzerà in
Romania e che sarà operativa dalla seconda metà del 2008 e potrà produrre all’anno oltre 1.300 tonnellate di filtri in carburo di silicio.

Nella nota stampa diffusa oggi dal gruppo non si fa alcun cenno (forse dando la cosa per sottintesa) all’impatto ambientale che avranno i nuovi filtri rispetto agli attuali, che tra l’altro sono al centro di una querelle proprio sulla capacità di distruggere o meno le polveri più piccole (vedi dibattito dei giorni scorsi su greenreport), quelle inferiori a un micron, dette anche nanoparticelle.

Ad una sollecitazione diretta comunque, l’ufficio stampa di Pirelli ambiente ha specificato che «questi filtri avranno un minore impatto ambientale perché saranno dotati di un migliore sistema filtrante rispetto ai precedenti. Aumenta ulteriormente la percentuale di polveri sottili che viene evitata».

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