[22/01/2007] Rifiuti

La matassa delle bonifiche

LIVORNO. Paralizzato dal 28 aprile 2006. Così appare a prima vista il mondo delle bonifiche in Italia. La normativa attualmente vigente infatti è quella fissata nella legge 152 fatta approvare la scorsa primavera dall’ex ministero dell’ambiente Altero Matteoli. A distanza di pochi giorni dalla sua nomina però, il nuovo ministro Alfonso Pecoraro Scanio annunciò l’imminente revisione del decreto. Che in realtà non è mai arrivata e della quale a distanza di 8 mesi non c’è traccia. Anzi sì, la traccia c’è eccome, visto che già da alcuni mesi circola la bozza del decreto correttivo che non fa altro che alimentare i dubbi e l’indecisione non solo da parte degli operatori, ma anche delle istituzioni locali.

Anche perché oggi in Italia ci sono due situazioni ben diverse: i casi che rientrano nei siti di interesse nazionale e quelli che ne sono fuori.

Per chi deve intervenire al di fuori dai Sin l’interlocutore è appunto l’ente locale, che quando non prende tempo, non può far altro che applicare la legge vigente, ovvero il 152 di Altero Matteoli, nel bene o nel male.

I siti di interesse nazionale invece prevedono che l’interlocutore sia il ministero dell’ambiente. E tutto ciò che viene deliberato nelle conferenze di servizi coordinate dal direttore generale Gianfranco Mascazzini (che era tale anche con il precedente governo ), viene deliberato in deroga alla legge 152. Chi ha provato ad adeguarsi alla legge è stato sommerso di prescrizioni e ciò ha inevitabilmente comportato una prima reazione che è stata quella dei ricorsi in massa al Tar da parte di diversi soggetti interessati alle bonifiche, ricorsi che sono andati a ingarbugliare ulteriormente la situazione e a dilazionarla nel tempo e nell’incertezza.

Neppure la finanziaria è riuscita a sbrogliare la situazione perché si è riusciti soltanto ad aggiustare qua e là la norma, mentre anche la data del 31 dicembre 2006 (termine entro cui Pecoraro Scanio aveva promesso il decreto di revisione), è passato senza novità significative.

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