[18/01/2007] Comunicati

In memoria di un paladino della qualità ambientale

Se ne è andato in silenzio, nei giorni scorsi, Maurizio Caranza, colui che ha portato ai fasti della Commissione Europea il Comune di Varese Ligure, brano, come altri a lungo marginale, dell’entroterra ligure di levante. Maurizio, stimato Dirigente della sua amministrazione regionale, da politico cattolico appassionato divenne Sindaco del suo paese e si trovò di fronte al dramma di un declino annunciato tanto sul piano anagrafico che su quello economico.

Con la curiosità e la ostinazione che lo contraddistinguevano , esplorò l’arco delle soluzioni possibili e delle esperienze da cui trarre frammenti di quelle soluzioni.

Fu così che si avvicinò all’ambientalismo, convincendosi che la qualità ambientale, già evidente come fattore competitivo, nella accezione riferita a processi e prodotti, per le imprese operanti sul mercato globale, potesse diventare altrettanto cruciale nella competizione tra sistemi territoriali.

Iniziò a tutelare la biodiversità in senso lato di Varese Ligure, a partire da quella connessa al comparto agroalimentare per arrivare alla floro-faunistica, e a lavorare per migliorare efficienza (l’energetica inclusa) e prestazioni ambientali della sua piccola amministrazione.

Capì, primo fra gli amministratori locali italiani, che quel percorso alla eccellenza ambientale, per essere credibile e comunicabile (e quindi generatore di opportunità di sviluppo), doveva essere validato, ad esempio attraverso uno di quegli strumenti che proprio in quegli anni ’90 la Unione Europea andava proponendo al riguardo: la certificazione di qualità ambientale, in particolare la Emas ( Audit e Schema di Gestione Ambientale ), applicabile anche a scala territoriale, non solo d’impresa.

Investì in tal senso e conseguì l’obiettivo. in una Italia in cui questi concetti erano ignoti ai più, Varese Ligure divenne il primo Comune certificato Emas, mentre la ST_Microelectronics di Pasquale Pistorio era stata la prima Azienda.

E mentre grazie a quel marchio vedeva rinascere il suo paese, Maurizio si impegnò, di fianco alle Associazioni ed alle Istituzioni (tra cui l’Anpa di fine ’90 impegnata a diffondere ovunque cultura di qualità e certificazione ambientali), per divulgare l’esperienza e far sì che decine di altri Comuni (e Province) seguissero quella strada, percorrendo con la moglie molte delle strade di un’Italia soprattutto minore.

Fu così che fece nascere, divenendone Presidente, “Qualitambiente”, l’Associazione degli Enti Locali certificati per qualità ambientale
Fece conseguire a Varese Ligure il Premio Europeo nell’ambito dei Programmi “Energia Intelligente” della CE e, da ultimo, riuscì a vincere una difficile battaglia legale contro chi non voleva che sulle pendici dei monti attorno al suo paese nascesse una fattoria eolica , oggi in funzione.

Ci mancheranno, Maurizio, la tua figura dinoccolata, la tua parlata ironica, le telefonate serali, già dai tempi della “Fabbrica del programma”, sul come mai il mio concittadino Primo Ministro non mettesse al centro dell’azione di Governo tante delle cose che avevamo condiviso.

*Presidente Greenpeace Italia

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