[17/01/2007] Acqua

CittadinanzAttiva presenta il dossier sull´acqua italiana

FIRENZE. Sono stati presentati oggi a Roma i dati della campagna “Acqua, preziosa liquidità”, promossa da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Gruppo Monte dei Paschi di Siena. La campagna si è sviluppata in 7 regioni italiane (Piemonte, Emilia Romagna, Sicilia, Lombardia, Toscana, Puglia e Campania) attraverso incontri di informazione e formazione sui temi dell’acqua ed è stata “accompagnata” dall’appello per un uso responsabile delle risorse idriche.

Nel corso del 2006 il messaggio di un uso razionale dell’acqua è arrivato in 63 classi di studenti, raggiungendo nel complesso circa 10.000 cittadini consumatori mediante la distribuzione di vademecum e guide informative, e la realizzazione di incontri scolastici ed eventi pubblici ai quali hanno partecipato rappresentanti di Ato, Arpat, aziende del settore, amministratori pubblici, cittadini singoli e associati. «La necessità di tutelare il bene comune acqua - commenta il vice segretario di Cittadinanzattiva Giustino Trincia - dovrebbe portare ad una presa in carico del problema da parte delle Istituzioni, purtroppo ancora poco sensibili al tema».

Molto contento della riuscita dell’iniziativa anche il Gruppo Monte dei Paschi di Siena «Abbiamo scelto con entusiasmo di affiancare Cittadinanzattiva nella campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema del risparmio idrico» - dichiara Antonio Vigni direttore generale di Banca Mps. Tra l’altro uno degli indicatori del bilancio socio-ambientale della banca riguarda il consumo di acqua che nel corso del 2005 è stato ridotto del 25%.

In parallelo alla campagna di informazione è stato prodotto uno studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, caratterizzato da un’analisi a livello nazionale del Servizio Idrico Integrato (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa o ex nolo contatori) in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma all’anno 192 metri cubi di acqua, in linea con quanto calcolato dal Comitato di vigilanza sull’uso delle risorse idriche nell’ultima relazione al Parlamento.

L’indagine ha preso ad oggetto le tariffe del servizio idrico ad uso domestico applicate nel biennio 2005 e 2006 in tutti i capoluoghi di provincia delle venti regioni italiane. I dati sono stati reperiti direttamente dagli Ato o dai gestori del servizio idrico nelle città interessate dalla rilevazione, e tutti i costi sono stati considerati comprensivi di Iva al 10%.

L´indagine è ovviamente interessante ma un po´ generica e si ferma ad un primo livello di approfondimento. In particolare non prende in considerazione tutta la parte relativa agli investimenti infrastrutturali (che vanno in tariffa) e nemmeno come le tariffe sono calibrate nel corso dei 20-25 anni (come per esempio previsto dai piani di ambito).

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