[16/01/2007] Consumo

Pesca nel Mediterraneo, accordo su reti, tonno rosso e santuario dei cetacei

LIVORNO. La Commissione Europea si è congratulata per le misure adottate nel corso della riunione annuale della Commissione generale della pesca nel Mediterraneo (Cgpm) che si è tenuta a Roma. La Cgpm raggruppa 24 membri, tra cui l´Ue e gli Stati costieri del Mediterraneo e del Mar Nero e prende decisioni vincolanti per tutti i membri. La Commissione Ue ha condotto il processo per una maggiore protezione delle risorse alieutiche, migliorare l´applicazione della regolamentazione, rafforzare lo sviluppo dell´acquacoltura riproduttiva, e sosterrà i progetti regionali e per nuove iniziative di cooperazione per la gestione della pesca in Mar Nero. «Questi progressi – dice la Commissione Ue – saranno resi possibili grazie alle decisioni che assicureranno da ora in avanti la base amministrativa e finanziaria della Cgpm, rendendola pienamente operativa».

La principali decisione della Commissione generale della pesca hanno riguardato il rispetto delle misure che per essere efficaci vanno rispettate attraverso una miglior applicazione delle regole ed la Cgpm svilupperà con uno schema di controllo e di ispezione nel Mediterraneo. Per il tonno rosso è stata adottata la raccomandazione della Commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico che è l´obbiettivo dell´accordo Dubrovnik che è però stato pesantemente criticato dalle associazioni ambientaliste per la modestia degli obbiettivi.

La Cgpm ha chiesto anche di passare, su base volontaria, all´utilizzo di maglie di 40 mm per il fondo delle reti. Cambierà anche la forma delle maglie delle reti che da passeranno dalle attuali di forma di rombo a quelle "quadrate". La Commissione continuerà a finanziare progetti regionali per incoraggiare lo sviluppo della cooperazione come MedFisis, CopeMed II e Adriamed. Ormai più della metà dei prodotti della pesca provenienti dal bacino del Mediterraneo sono ormai ricavati dall´acquacoltura e per renderla più efficace la Cgpm ha creato tre gruppi di lavoro per esaminare le misure da prendere su sviluppo sostenibile dell´acquacoltura, commercializzazione, selezione dei siti per impianti di acquicoltura. Per la conservazione dei mammiferi marini (cetacei e foca monaca) sarà rafforzata la cooperazione delle parti (Italia, Francia e Principato di Monaco) per l´accordo Pelagos per l´attuazione reale del santuario dei cetacei nel Mar Ligure e Tirreno del Nord che interessa anche le coste toscane, per promuovere le conoscenze scientifiche su questi mammiferi e sulla loro interazioni con la pesca.

Per Joe Borg, commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi «con l´adozione del suo regolamento sul Mediterraneo nel novembre scorso, l´Unione Europea ha provato il suo solido impegno a mettere in campo una politica di gestione efficace delle risorse alieutiche in Mediterraneo. Questi risultati dimostreranno presto l´impegno dei membri della Cgpm verso lo stesso scopo. Contribuiranno ugualmente all´orientamento attuale verso organizzazioni regionali di gestione della pesca più forti e confermano il ruolo chiave di queste nella messa in opera di una pesca sostenibile in alto mare».

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