[12/01/2007] Energia

Le autorità europee per l´energia: ok al rapporto della Commissione Ue ma vogliamo contare di più

BRUXELLES. Il Gruppo dei regolatori europei per l´elettricità e il Gas (Ergeg), istituito dalla Commissione Europea nel 2003, come gruppo consultivo sulle questioni del mercato interno dell´energia, «accoglie con favore il documento della Commissione Europea "revisione della strategia energetica" e considera positivamente la proposta per l´adozione di misure che rilancino il progetto del mercato unico dell´energia. Per la realizzazione degli obiettivi Ue, di sicurezza, sostenibilità e competitività nel settore energetico, è essenziale sostenere lo sviluppo della concorrenza e degli investimenti in un quadro regolatorio sempre più armonizzato».

L´Ergeg apprezza soprattutto i riferimenti della Commissione alla necessità di superare le barriere frapposte al dispiegarsi di una effettiva concorrenza in campo energetico e appoggia la richiesta di una diversa normativa europea che sostenga apertura dei mercati e concorrenza, a vantaggio dei consumatori e della competitività; promuova l´evoluzione di norme e regole nazionali per armonizzare integrare e rendere coerente ed efficiente la politica europea nel campo del mercato UE dell´energia; regolare gli investimenti per produzione, reti e stoccaggi europei, per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e per la competitività dell´Ue; separare le reti dalle altre attività degli operatori, preferendo anche la separazione proprietaria (unbundling proprietario); garantire poteri certi ed indipendenza ai regolatori nazionali e valorizzarne cooperazione e il ruolo dell´Ergeg.

Per il vice presidente dell´Ergeg Alessandro Ortis «quanto ai modi per realizzare una adeguata separazione delle reti, l´unbundling proprietario, chiaramente preferito dalla Commissione, appare come il mezzo più efficace per evitare discriminazioni; inoltre, quanto maggiore è il grado di unbundling, tanto meno necessaria sarà una regolamentazione intrusiva supplementare». Per quanto riguarda la possibile creazione di un "regolatore europeo", L´Ergeg «ritiene che, in questa fase, la creazione di un nuovo organo sarebbe inappropriata; infatti la miglior soluzione consiste nel potenziamento delle strutture esistenti (opzione considerata anche dalla Commissione) ed, in particolare, nel potenziamento dello stesso Ergeg, trasformandolo da organo consultivo in organo istituzionale e parte del processo decisionale comunitario».

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