[10/01/2007] Energia

Barroso e la Commissione difendono il pacchetto europeo di misure energetiche

LIVORNO. Qualcuno ha già parlato della montagna che ha partorito il topolino dopo che la Commissione europea ha presentato un pacchetto globale di misure per una nuova politica energetica europea per lottare contro il cambiamento climatico e rafforzare la sicurezza energetica e la competitività dell’Ue. Non la pensa così il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso (Nella foto): «Oggi l´Unione europea passa alla velocità superiore – ha detto nella conferenza stampa di presentazione - La politica energetica è stato uno dei settori principali già all’inizio del progetto europeo. Noi dobbiamo rilanciare in avanti. Le sfide legate al cambiamento climatico, la dipendenza crescente riguardo alle importazioni ed il rialzo dei prezzi dell’energia sono problemi che toccano tutti i membri dell’Ue. Conviene definire una risposta europea comune per assicurare una energia durevole, sicura e concorrenziale. I propositi che formula oggi la Commissione – ha concluso Barroso – testimoniano il nostro impegno a giocare un ruolo di capofila e a definire una visione a lungo termine ai fini di una nuova politica energetica per l’Europa, che porti una risposta al cambiamento climatico. Dobbiamo agire subito, per plasmare il mondo di domani».

Il Commissario Ue all’ambiente, Stavros Dimas, ha detto che «Il cambiamento climatico è una delle minacce più gravi per il nostro pianeta. E’ imperativo lottare contro il cambiamento climatico. Oggi abbiamo concordato un insieme di obiettivi ambiziosi ma realisti, che estenderanno i nostri sforzi a livello mondiale per contrastare il cambiamento climatico e le sue conseguenze più terribili. Invito Il resto del mondo sviluppato a seguire il nostro esempio, ad allinearsi alla nostra riduzione d’emissioni e ad accelerare la ricerca di un accordo nazionale per la riduzione delle emissioni a livello planetario».

Per la Commissione L´Europa deve fronteggiare una vera sfida: «Ci sono più del 50 % di possibilità che l’aumento delle temperature mondiali oltrepassi i 5°C nel corso di questo secolo». Secondo le proiezioni attuali, le politiche energetiche e dei trasporti non otterranno una diminuzione delle emissioni dell’Ue, ma un aumento intorno al 5 % da qui al 2030, mentre la dipendenza dell’Ue da altri paesi per il soddisfacimento dei suoi consumi energetici salirà dal 50% attuale al 65 % entro il 2030

Secondo Andris Piebalgs, commissario incaricato per la politica energetica, «se prendiamo subito buone decisioni, l’Europa può condurre il mondo verso una nuova rivoluzione industriale: lo sviluppo di una economia che produca poco carbonio. La nostra ambizione di creare un mercato interno efficace, di produrre un mix energetico appropriato e performante e di operare buone scelte in ricerca e sviluppo, sarà determinante per sapere se prederemo la testa di questo nuovo scenario o se saremo degli inseguitori».

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