[28/12/2006] Aria

Il governo inglese risarcirà l’inquinamento prodotto dai suoi viaggi aerei

LONDRA. Le elezioni nel Regno Unito di Gran Bretagna e Ulster si avvicinano, la partita si gioca anche sui temi ambientali e la svolta “ecologista” del partito conservatore sta producendo un terremoto politico, ma i laburisti non ci stanno ad essere scavalcati su questo fronte dai difensori della caccia alla volpe e delle tradizioni rurali inglesi.

Dopo che l’Unione Europea ha inserito le emissioni degli aerei nelle quote di Kyoto da rispettare, il governo Balir dà per primo il buon esempio e per i prossimi tre anni investirà, come risarcimento per l’inquinamento prodotto dai viaggi aerei di ministri e visite ufficiali, fino a 4,5 milioni di euro per comprare "crediti" pari a 255.000 tonnellate di carbonio, con l’obiettivo di salire entro il 2009 a 305.000 t., che saranno destinati a progetti per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica in Brasile, Thailandia e Filippine.

Dopo aver fatto proprio il rapporto dell’economista Nicholas Stern sul costo dell’impatto della crescita economica e dei consumi sull’ambiente ed aver passato agevolmente l’esame dell’Unione Europea con un Piano nazionale che entro il 2020 prevede di ridurre del 30% le emissioni di CO2, Il governo laburista inglese ha precisato una serie di misure per contrastare il riscaldamento climatico e per stili di vita più ambientalmente sostenibili e si appella ai cittadini perché la consapevolezza che il riscaldamento del clima è in atto e sta apportando modifiche ambientali si trasformi in azioni concrete, a partire dalla modifica di stili di vita stile di vita troppo energivori. Aiuterà a farlo anche un calcolatore messo in linea dal governo Blair che permetterà di calcolare l’impronta ecologica di ogni suddito della regina Elisabetta.

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