[19/12/2006] Acqua

Agli ambientalisti non piace il progetto tonno rosso

LIVORNO. Anche se nel Consiglio europeo dei ministri dell’ambiente non era all’ordine del giorno la questiono tonno rosso, Marevivo, Cts, Lipu, Legambiente, Greenpeace, Oceana e Wwf hanno scritto al ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, per chiedergli di opporsi al “piano pluriennale di recupero per il tonno rosso nell’Atlantico dell’Est e nel Mediteranno” proposto dall’Ue ed adottato a Dubrovnik dall’Iccat e del quale Greenreport ha già parlato.

Gli ambientalisti che chiedevano un forte piano di recupero e di stringenti misure di gestione per la tutela del tonno rosso, invece l’Iccat non ha dato garanzie di conservazione di una specie ad altissima mortalità e con uno sfruttamento degli stock ad un livello biologico insostenibile.

Le critiche associazioni nei riguardi del Piano di recupero dell’Iccat riguardano soprattutto: totali ammissibili di cattura e quote che sono state invece portate a 29,500 t per il 2007 e riduzione fino a 25.500 t per il 2010, nonostante le raccomandazioni degli esperti scientifici avessero suggerito la necessità di prelevare annualmente solo 15.000 t; chiusura stagionale della pesca che non rispetta i periodi di riproduzione del tonno rosso; taglia minima, che viene innalzata da 10 a 30 kg, ma con la possibilità di concedere deroghe fino a 8 kg. ai pescherecci spagnoli; pesca ricreativa-pesca sportiva: concessione alquanto discutibile e difficilmente controllabile che prevede la vendita di esemplari di tonno rosso pescati nelle competizioni sportive, purchè i proventi vengano devoluti a fini caritatevoli.

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