[19/12/2006] Urbanistica

I ministri Ue dicono no agli Ogm e sì a Reach

LUSSEMBURGO. Il Consiglio dei ministri europei dell’ambiente del 18 dicembre ha dato ragione all’Austria e a molte regioni europee e ha rigettato la richiesta della Commissione europea (e dell’Organizzazione mondiale del commercio, il Wto) di togliere il bando alla coltivazione di due varietà di mais Ogm, il MON810 della Monsanto e il T25 della AgrEvo.

Tra i temi in evidenza nella discussione c’era anche la proposta di direttiva sulla strategia per l’ambiente marino. e qui l’atteggiamento è stato molto diverso. Solo il ministro dell´ambiente italiano, Alfonso Pecoraro Scanio, si è opposto ad un testo che rimette in gioco le reti derivanti, cioè le spadare, assimilandole alle tradizionali reti da posta e non c’è stato accordo sulle riserve marine.

Il Consiglio dei ministri ha anche definitivamente approvato la riforma della legislazione europea sulla chimica, il Reach.
Per il commissario europeo all’ambiente Stravros Dimas: «l’accordo politico di oggi è un grande passo verso una migliore protezione dei nostri oceani, attraverso l’adozione della direttiva sulle strategie per l’ambiente marino. Mentre io nego in che il Consiglio non sia stato più ambizioso, sono contento che il Consiglio abbia riconosciuto appieno la grande necessità di un approccio integrato europeo per proteggere i nostri oceani e mari più efficientemente. Un’adozione rapida di questa strategia è una priorità se vogliamo assicurarci che i cittadini europei beneficino da mari e oceani che sono sicuri, puliti, in salute e ricchi di natura. Questa è anche una precondizione guida per l’economia marittima»

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