[19/12/2006] Comunicati

Ecco i segmenti dove il bollino tira di più

ROMA. Come si evolve il settore delle certificazioni? Dopo il comparto delle costruzioni che si colloca ancora ai primi posti tra i 39 settori produttivi monitorati dalla Sincert, che è l’organo di controllo e legittimazioni degli enti di certificazione, arriva adesso anche il comparto energetico. Il numero di siti certificati nel comparto costruzione è ancora il primo in assoluto e ha raggiunto a settembre la quota 22.898 siti. Ma la crescita più imponente si è registrata nel settore produzione e distribuzione energia che in un anno ha fatto un balzo del 60% passando da 668 a 1079 realtà certificate.

E in particolare l’aumento più consistente c’è stato nelle certificazioni ambientali che sono passate da 252 a 671 nel biennio 2005-2006 e che può essere spiegato secondo Sincert con l’incremento del numero delle aziende che operano nel campo delle rinnovabili, che sono particolarmente interessate a questo tipo di bollino.

Simile andamento si è registrato nel comparto dei servizi acqua e gas che sono saliti rispettivamente del 39,6% e del 25,8% e quello dei servizi pubblici con una crescita del 22,8%. Significativo anche il dato delle società che operano nel campo del riciclaggio dei rifiuti, dove si è registrato un trend del +35,2%.

Le spiegazioni al positivo trend della certificazione di questi comparti, viene collocata dagli esperti del settore nei processi di liberalizzazione del mercato, che ha spinto le aziende a puntare di più sulla competitività, dove l’avere o meno una certificazione contribuisce molto. E l’accreditamento di gruppi importanti e di grandi dimensioni nel comparto energetico ha determinato un meccanismo a cascata, che ha portato alla certificazione di tutti i loro siti produttivi e di molti dei loro fornitori.
Un passaggio da una certificazione sporadica ad un processo di filiera che non potrà che portare a risultati positivi.

L’introduzione di vantaggi e di semplificazioni di tipo autorizzativo o fiscale per le realtà certificate è stato sicuramente un altro dei motivi che in questi comparti hanno fatto registrare un importante trend di crescita.
Dal prossimo anno in poi la certificazione interesserà anche il settore dell’edilizia civile e pubblica, prima quella esistente e successivamente quella di nuova costruzione, come previsto a partire dalla finanziaria e da altre leggi nel settore (vedi intervista a Silvestrini su greenreport). La certificazione sarà infatti lo strumento necessario per poter accedere agli sgravi fiscali previsti nell’ordine del 55% sugli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

La certificazione energetica sarà inoltre il documento che ci dovremo abituare a chiedere o a fornire assieme alla mappa catastale in caso di compravendita o di affitto di una casa. Quindi le previsioni danno un ulteriore trend di crescita, delle certificazioni e anche di nuove professioni. E anche questo è un aspetto assolutamente positivo.

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