[08/02/2006] Aria

Inceneritore, il comitato reclama i dati. L´Arpat: «Eccoli!»

LIVORNO. Si chiama “Comitato difesa popolare e ambientale quartieri nord” e in questi giorni sta tappezzando di volantini le strade delle Sorgenti e della Cigna per protestare contro l’inquinamento a cui sono sottoposti gli abitanti della zona. «I punti su cui chiediamo all’amministrazione di intervenire sono tre – spiega Alberto Pacini – il primo riguarda il deposito delle ferrovie in via Provinciale Pisana, dove vengono accesi per ore dei vecchi locomotori a gasolio che appestano l’aria. Abbiamo chiesto un intervento dell’Arpat ma ci hanno risposto che non esistono leggi che impediscano alle Ferrovie di rovinarci la vita».
Il secondo punto riguarda il traffico pesante. «In questo caso non si capisce perché i vigili urbani non facciano rispettare la legge – dice ancora il rappresentante del comitato - camion, bisarche, autoarticolati continuano ad attraversare le aree residenziali, a loro vietate, per raggiungere la zona industriale del Picchianti. Non è solo un problema di smog, perché ogni giorno c’è almeno un incidente». L’ultimo punto riguarda il termovalorizzatore Aamps del Picchianti. «Tutti continuano a dirci che l’inceneritore è a norma e non c’è alcun pericolo – dice ancora Pacini – ma allora vorrei sapere perché nessun vuol darci i dati sui rilevamenti effettuati: l’Arpat ci ha detto che non ce li possono dare e che li deve fornire il Comune e il risultato finale è che noi non riusciamo ad ottenere risposte ufficiali»
A nome del comitato dei quartieri nord Alberto Pacini chiede quindi più controlli e che siano resi pubblici: «Non vogliamo né chiudere né allontanare l’inceneritore – conclude Pacini – ma almeno ci dimostrino che non abbiamo nulla da temere: le analisi vengono fatte? I risultati dove sono? Il progetto di raddoppiare l’inceneritore serve davvero alla città o è solo un business?»
La risposta dell’Arpat non si è fatta attendere: «Per quanto riguarda il problema delle ferrovie in effetti noi non possiamo farci nulla – spiega il direttore Fabrizio Righini – io non posso certo impedire a qualcuno di andare a gasolio. Lì c’è un problema di gestione del lavoro: bisognerebbe far capire ai responsabili del deposito che sarebbe possibile una migliore organizzazione».

Questione termovalorizzatore: «I dati ambientali sono a disposizione dei cittadini – spiega Righini – chiunque può fare formale domanda all’Arpat e a meno che non ci siano procedimenti penali o amministrativi in corso, i dati vengono forniti tranquillamente nel giro di qualche giorno. Dica pure a questo comitato che sono disponibilissimo a incontrarli. Il numero di telefono è 0586 263411».

Per quanto riguarda il merito delle analisi effettuate è sempre Righini a spiegare che «l’Arpat effettua controlli al termovalorizzatore del Picchianti una volta l’anno: «vengono appositamente dei tecnici da Massa con strumentazioni in grado di rilevare microinquinanti, diossine e polveri. E per ora tutti i rilievi hanno evidenziato valori nella norma».

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