[14/12/2006] Rifiuti

Il cogeneratore di Scarlino in una fase nuova. Intervista a Marseglia

SCARLINO (Grosseto). Le premesse sembrano esserci. Utilizzo e sviluppo di energie rinnovabili, garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, buoni rapporti da parte dei nuovi proprietari Ital Green Energy con i sindacati, crescente clima di fiducia nei confronti delle amministrazioni pubbliche in rapporto alla loro necessità di dare soluzione al problema delle bonifiche, al governo del ciclo integrale dei rifiuti, e alla salvaguardia ambientale del terriotrio. A tal punto che sulla vicenda del cogeneratore di Scarlino dopo tanti anni di peripezie sembra si sia aperta una fase nuova.
Su questa fase nuova, greeenreport ha intervistato Leonardo Marseglia, presidente del gruppo industriale omonimo

Nell´incontro con i sindacati avete riaffermato il vostro interesse a produrre energia da biomasse in una apposita centrale, siete interessati anche (come ha ipotizzato il presidente della Provincia di Grosseto Lio Scheggi) a dar luogo ad una filiera agroindustriale sul territorio?
«Non facciamo alcun particolare sforzo. Diciamo che questo è il nostro mestiere. Abbiamo un importante know how che abbiamo sviluppato in questi anni proprio nell’ambito dato. Ital green energy ha sviluppato l’intera filiera agroindustriale già in diverse altre parti di Italia e quindi non solo siamo disponibili ma anche interessati ad andare in questa direzione anche a Grosseto».

Avete dichiarato la disponibilità a prendere in considerazione eventuali proposte di partnership imprenditoriale per l´alimentazione e la gestione dell´impianto esistente a CDR, ma avete richieste in tal senso?
«Ci sono aziende interessate a livello nazionale e regionale che si sono fatte avanti in questo senso. La nostra disponibilità c’è, ora stiamo vagliando con calma la serietà e la solidità commerciale di questi possibili partner, ma per favore non fatemi altre domande in questo senso perché ovviamente per il momento non posso dire di più. Il nostro obiettivo comunque resta quello di interloquire con il territorio, proseguendo quella che è la nostra politica e il nostro profilo da sempre».

Quali sono i prossimi passi adesso, e quali i tempi?
«Io credo che entro breve tempo tutto sarà risolto e quindi ci sia il via libera ufficiale per iniziare a lavorare nella più completa sicurezza e salvaguardia ambientale. Ai lavoratori voglio dire che per noi la manodopera è una cosa sacra, che va conservata, soprattutto quando è specializzata come nel caso dell’impianto in provincia di Grosseto. Quindi tutti stiano tranquilli perché il gruppo Marseglia garantisce fin da ora la massima professionalità e attenzione all´occupazione come all´ambiente».

(nella foto un impianto pugliese del gruppo Marseglia)

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