[13/12/2006] Parchi

Il governo impugna la legge sulla caccia della Liguria

LIVORNO. La decisione del consiglio dei ministri di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge sulla caccia varata quest’anno è abbastanza clamorosa perché potrebbe aprire la porta ad altre iniziative simili, visto che le procedure di infrazione avviate dall’Unione europea sulla caccia in Italia riguardano altre 11 regioni italiane e la stessa legge nazionale. Infatti, il governo addebita alla maggioranza ligure retta da Burlando non solo la violazione dell’articolo 117, comma 1, della Costituzione, ma anche l’evidente “anticomunitarietà”.

Nei giorni scorsi Alfonso Pecoraro Scanio aveva scritto al ministro per gli affari regionali Linda Lanzillotta proprio per chiedere l’impugnazione della legge regionale ligure che consente la caccia in deroga violando così la direttiva europea Uccelli, cosa per la quale la Commissione europea aveva già messo sotto accusa l’Italia alla Corte di Giustizia europea, dopo aver aperto una procedura d’infrazione.

Per il ministro dell’ambiente quello del consiglio dei ministri è «un atto doveroso» che servirà a «ridurre il contenzioso con la Commissione europea di fronte ad un numero troppo elevato di infrazioni aperte nei confronti del nostro paese» e quelle per il mancato rispetto delle norme Ue sull’ambiente sono le più numerose. «Un’eredità pesante – dice Pecoraro Scanio - che ci ha lasciato il centrodestra unita alla scarsa attenzione da parte di alcune regioni ed enti locali. Stiamo lavorando per un più rigoroso rispetto delle norme europee a tutti i livelli, a tutela della credibilità del nostro paese oltre che per evitare ripercussioni economiche. Le infrazioni, infatti, in caso di condanna provocano sanzioni pesantissime nei confronti dello Stato inadempiente oltre a mettere a rischio l’assegnazione dei fondi strutturali per lo sviluppo rurale».

Soddisfatta la Lipu che parla di «un segnale importante dal governo, ma siamo ancora lontani dal risolvere la clamorosa questione della caccia in deroga alle specie protette in Italia». Per Marco Gustin, responsabile specie e ricerca dell’associazione «il caso della legge sulle deroghe di caccia approvata dalla regione Liguria è emblematico di come nemmeno le procedure europee e il serio rischio di condanna riescano a disattivare questa anomalia soprattutto italiana: utilizzare le deroghe come un escamotage per consentire la caccia ordinaria alle specie protette, in chiara e molteplice infrazione della direttiva europea. Nonostante fosse oggetto di un contenzioso specifico – dice l’esponente della Lipu - la regione Liguria aveva infatti approvato una nuova legge che replicava per intero le scorrettezze già commesse in passato. E ciò, solo per assecondare una volta ancora le pressioni del mondo venatorio, indebite e peraltro irresponsabili, considerato l’ammontare delle sanzioni che l’Italia, e meglio ancora gli italiani, rischiano di dover pagare».

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