[07/12/2006] Rifiuti

Rifiuti in Toscana, la nostra analisi dei dati 2005

LIVORNO. Terminato il giro negli Ato toscani dei rifiuti e nelle raccolte differenziate, è giunto il momento di tirare un bilancio generale e di consegnare simbolicamente le maglie rosa, verdi e nere.
Nel 2005 i 3.629.924 abitanti della Toscana hanno prodotto 2.523.644 tonnellate di rifiuti urbani, ognuno di loro conferisce ogni giorno 1,90 kg., ovvero 693,50kg/ab/anno.

L’Ato che produce più rifiuti pro-capite è quello 10 di Prato (che è anche quello con la maggior percentuale di RD con il 38,01%) con 788,71 kg/ab/anno, seguono Lucca con 748,35 e Grosseto che raggiunge i 747,67 kg., Livorno è quarta ed ancora sopra la media regionale con 696,99 kg.

A produrre meno rifiuti sono gli abitanti dell’’Ato 7 di Arezzo (l’Ato con meno RD) che restano 100 kg. sotto la media regionale con 592,07 kg/ab/anno, poi c’è Siena a 618,08 e l’Ato 5 Pistoia/Empolese/Val d’Elsa a 630,65. Sotto la media regionale anche Massa Carrara (682,41 kg/ab/anno); Pisa (670,55); Firenze (656,62).

Tra i capoluoghi di Provincia (comprese Carrara ed Empoli come capoluogo della sua area) è invece Massa a produrre più rifiuti urbani pro capite annui: 832 kg., seguita da Pisa (795,87) e Prato (768,50), quarta Grosseto con 765,35 kg. A produrne di meno Arezzo con 601,04 kg/ab/anno, preceduta da Livorno con 604,74 e da Carrara che raggiunge i 612,62 kg. A centro classifica troviamo Siena con 727,19 kg/ab/anno; Lucca (703,73); Firenze (677,08); Empoli (622,58).

Ma se si guarda alla classifica generale di produzione di R.U. dei 287 comuni toscani ci si accorge che il più potente innalzatore di produzione di rifiuti è il turismo. Prima in classifica è infatti Forte dei Marmi (Lu) con 1348,09 kg/ab/anno, seguito da Castiglione della Pescaia a 1264,12, al terzo posto Montemurlo (Po), quarta la piccola Marciana Marina (Li) a 1.155,32 kg. Scorrendo la classifica fino al numero 12 troviamo: Montemignaio (Ar) 1.122,65 kg; Calenzano (Fi) 1.118,52; Isola del Giglio (Gr) 1.097,16; Orbetello (Gr) 1.037,89; Capraia Isola (Li) 99,48; San Vincenzo (Li) 998,03; Pietrasanta (Lu) 977,30; Castagneto Carducci (Li) 957,21. Come si vede sono le località della costa e dell’Arcipelago toscano a fare la parte del leone.

I dati delle raccolte differenziate sono molto eterogenei: si va da comuni ricicloni come Calenzano (secondo in classifica Toscana con il 47,89%); Castagneto Carducci (43,05%); Montemurlo (42,11%) a percentuali basse come quella del Giglio (10,02%) o Marciana Marina (13,10%).

A produrre meno rifiuti urbani sono invece località dell’interno, piccoli e piccolissimi comuni, sempre con percentuali di raccolta differenziata intorno al 20% (che comunque non raggiungono mai il 30%) o ancora più basse, come nel caso di Stazzema che raggiunge appena l’8,40% di RD.

Il comune più virtuoso è Fosciandora (Lu) con soli 338,41 kg/ab/anno, al secondo posto troviamo Molazzana con 397,17 kg, sul terzo gradino c’è Semproniano (Gr) a 398,82. Seguono Villa Collemandina (Lu) con 411,81 kg/ab/anno; Giuncugnano (Lu) 415,37; Castiglione d’Orcia (Si) 425,61; Castell’Azzara (Gr) 424,57; Trequanda (Si) 425,63; Fivizzano (Ms) 429,37; Stazzema (Lu) 431,39. Solo per il nono e decimo posto si superano i 3 mila abitanti (Fivizzano 9.009 e Stazzema 3.375) per il resto della classifica dei primi ci sono due comuni (Fosciandora e Giuncugnano) a poco più di 500 abitanti, 5 sotto i 2 mila ed uno, Castiglione d’Orcia, a 2.587. Da questi dati si può trarre un primo giudizio: nei piccoli paesi collinari e montani, spesso fuori dalle rotte del turismo di massa e d’arte, si produce e consuma di meno, probabilmente anche per l’invecchiamento della popolazione e per la presenza di attività agricole diffuse che permettono un utilizzo di frazioni di rifiuti che in altri comuni finiscono nel cassonetto.

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