[06/12/2006] Comunicati

Insostenibili balle spaziali?

LIVORNO. Era il 1969 quando l’uomo mise per la prima volta i piedi sulla Luna. A distanza di quasi quarant’anni ci tornerà e questa volta non per una passeggiata esplorativa, ma per insediarci una vera e propria base permanente che servirà anche per future missioni verso Marte e altri pianeti del sistema solare.

La base spaziale sarà costruita in uno dei due poli del satellite naturale terrestre e da lì gli astronauti partiranno per cercare nuovi materiali e verificare se sul satellite si può accedere a materie prime che sulla terra ormai scarseggiano. Questo il nuovo progetto spaziale e gli obiettivi delle prossime missioni esplorative, annunciate ieri dalla Nasa a Houston, dove una équipe di scienziati sta portando avanti il progetto Vision for Space Exploration, fortemente voluto da Bush.

La visione della Nasa (e anche del presidente Bush) è quella di far espandere gli umani nello spazio per «incorporare le risorse del sistema solare nella sfera d´influenza dell´umanità». «Sappiamo che alla lunga le risorse della Terra finiranno - spiegano dalla Nasa - mentre nello spazio ci sono grandi risorse disponibili: energia solare, materiali, metalli preziosi, acqua e carburanti che possono essere di estremo valore in un´economia basata sullo spazio».

Insomma dopo aver sperperato le risorse terrestri, si guarda altrove per continuare sullo stesso percorso di dissipazione, magari cercando non solo nuove materie prime, ma anche nuovi spazi per collocare tutto ciò che risulta dal metabolismo industriale “stile terrestre”.

I tempi prevedono che dal 2014 dovrebbero partire le prime missioni con uomini a bordo; nel 2020 équipe di quattro astronauti per volta, si fermeranno sulla luna per iniziare a costruire la missione permanente. Dal 2024 la permanenza umana dovrebbe salire fino a 180 giorni per missione e la base da quel momento dovrebbe essere pienamente operativa.

Al progetto Nasa è prevista la partecipazione di altre 14 nazioni (fra cui l´Italia) e i costi minimi dell’operazione sono valutati in circa 500 miliardi di dollari. Ma non è certo se il nuovo Congresso a maggioranza democratica e il futuro presidente degli Stati Uniti saranno sulla stessa lunghezza d’onda e vorranno portare a termine il progetto.

Ray Bradbury (uno degli scrittori di fantascienza più famosi) nel plaudire all’iniziativa ha anche asserito che se Bush avesse destinato le centinaia di miliardi di dollari spesi per gli armamenti e per lo sforzo bellico americano, nel progetto di esplorazione spaziale, magari le basi sulla luna ci sarebbero già.

Ma non è detto che ci sarebbero stati anche molte migliaia di morti in meno sulla terra.

Chissà se un giorno la possibilità di vedere la terra da lontano ci aiuterà a vedere le cose sotto un altra luce. Ma per aiutarci sin da subito a vedere le cose sotto una luce diversa abbiamo chiesto aiuto a Marcello Cini, fisico, ambientalista e acuto lettore della società dei nostri giorni.

La Nasa ha annunciato che partirà con un progetto che porterà ad avere una base lunare permanente sulla luna entro 15 anni, che servirà anche per esplorare la presenza di nuove materie prime che ormai scarseggiano sul pianeta. Che ne pensa?
«Mi sembra un sistema un po’ poco economico e immagino che sulla luna ci siano le stesse rocce che ci sono sulla terra, dato che è un nostro satellite. Non è la mia materia, ma credo che si debba leggere come un ulteriore modo per gli americani di mettere lo zampino anche là. E’ nella loro cultura: se c’è una cosa tecnologica va fatta al di là delle conseguenze che potrà o potrebbe avere. Escludo che si trovi il petrolio sulla Luna, se posso metterla sulle battute. E comunque un oleodotto dalla luna alla terra non sarebbe certo semplice da costruire».

Lo scrittore di fantascienza Ray Bradbury, dice che i viaggi spaziali sono una eccellente alternativa alla guerra.
«Mah, anche questa affermazione, mi sembra poco plausibile. Non è detto che se spendi per le basi spaziali poi non spendi per fare la guerra. Semmai lo sviluppo di tecnologie avanzate produce come sottoprodotto armi più sofisticate. Sarebbe meglio dare da mangiare a un po’ di gente sulla terra, invece di andare sulla luna. Gli stati spendono in cose che danno potere e non per far stare meglio l’umanità che sta male. Sono tutte balle.»

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