[05/12/2006] Parchi

Funghi e tartufi, buoni da mangiare e per l´ambiente

FIRENZE. E’ iniziato oggi il Convegno Nazionale di Micologia (il XVI) in corso all’Istituto Agronomico per l’Oltremare. Funghi e tartufi, non sono solo prodotti eduli ma hanno un ruolo fondamentale nell’ambiente in cui vivono. L’importanza della loro valorizzazione e le attività di ricerca, sperimentazione e salvaguardia delle diverse specie sono portate avanti dalla Regione Toscana, attraverso l’Arsia. In Toscana, sono circa 500 gli ettari destinati a raccolta riservata di tartufi, distribuiti su 123 tartufaie con una netta prevalenza delle tartufaie controllate (98%). Circa il 75% delle superfici a raccolta riservata interessa il tartufo bianco, la specie più pregiata, e la provincia di Siena ha il maggior numero di tartufaie controllate (64,5%).

«I funghi e i tartufi costituiscono una componente importante della biodiversità - dichiarano dall’Arsia - e sono prodotti che possono svolgere un ruolo strategico per lo sviluppo economico locale: sono infatti prodotti tipici la cui caratterizzazione è strettamente dipendente dal territorio di provenienza e la cui valorizzazione, anche in un’ottica di multifunzionalità del settore agroforestale, dovrà essere sempre di più una priorità». Per questo motivo l’Arsia ha promosso numerosi progetti di ricerca anche in collaborazione con l’Associazione dei Gruppi Micologici Toscani (Agmt), conclusi o in corso, che sono stati presentati nel corso del convegno e, alla luce delle esigenze di ricerca e innovazione emerse dai tavoli di filiera del comparto, ed in seguito al VII° Programma Quadro per la ricerca europea che offre importanti opportunità, l’agenzia ha in programma per il 2007 la pubblicazione di un bando di ricerca sulla caratterizzazione delle popolazioni di tartufo bianco per l’individuazione della provenienza geografica attraverso varie metodologie (marcatori molecolari e proteici, spettrometria di massa e di risonanza magnetica nucleare), a partire dal tartufo bianco toscano.

Nel corso del convegno, è stata anche distribuita la pubblicazione dell’Arsia “Libro Rosso dei Macromiceti della Toscana – dal censimento alla Red List”, il principale risultato del progetto di censimento e di mappatura della flora micologica regionale «la lista rossa,ovvero l’elenco delle specie minacciate o a maggior rischio estinzione - concludono dall’Arsia - rappresenta un importante quadro di riferimento per gli studi micologici sul territorio regionale e quindi una base fondamentale per la realizzazione di ricerche e progetti relativi alla gestione del territorio rurale».

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