[05/12/2006] Acqua

Merse, l´assessore Artusa interviene sul dibattito

FIRENZE. Dopo la bella notizia che la Eni pagherà milioni di euro per la bonifica del Merse, si è scatenato un dibattito di cui greenreport ha già dato notizia. In particolare la Provincia di Grosseto ha chiesto che la bonifica venga estesa alle Colline Metallifere e che l’Eni si impegni di più proprio in questo senso. E oggi, sulla’argomento, è intervenuto l’assessore all’ambiente della Regione Marino Artusa.

«Con la bonifica della miniera di Campiano – spiega - abbiamo avviato un percorso innovativo e trasparente che ha portato per la prima volta il gestore della miniera a farsi carico della bonifica, un risultato che deve segnare la strada per il futuro e che non è giusto offuscare con polemiche strumentali o altre questioni. Il caso Merse dimostra che la leale e fattiva collaborazione degli Enti (Regione, Province e Comuni), sia in ambito politico che sul piano squisitamente tecnico e legale, porta risultati concreti. Non è un caso che i risultati giungano più velocemente quando si esterna meno e si affrontano invece i problemi con il necessario rigore, con la dovuta distinzione di ruoli e competenze, ma anche in modo concreto e pragmatico, coinvolgendo fra l’altro associazioni e comitati in un dialogo esplicito e sviluppando col privato un rapporto serio, franco e utile, fondato proprio sulla chiarezza delle diverse posizioni».

«Conosciamo bene – prosegue l’assessore Artusa - la questione delle bonifiche delle aree minerarie delle Colline Metallifere e, come abbiamo già avuto modo di chiarire ai rappresentanti delle istituzioni locali, il ruolo della Regione non sarà di mero notaio, di freddo e distaccato osservatore, che si trincera dietro il muro delle diverse competenze. Il fatto che una fetta tanto estesa di terra toscana soffra di un così pesante retaggio non può infatti lasciarci indifferenti e ciò è stato chiaro fin dall’inizio del dibattito sulla vicenda Merse, che per la Regione Toscana è stato sempre - ed esplicitamente - l’emblema e il paradigma del percorso da compiere su tutte le altre questioni aperte sul territorio».

«Non servono dunque – conclude l’assessore - né le polemiche né le fughe in avanti, prefigurando usi e destinazioni che, fino a bonifica effettuata, rimangono dei desiderata. Serve invece proseguire nello spirito costruttivo e solidale che abbiamo saputo creare. Serve valorizzare e mettere a disposizione quelle competenze tecniche e legali, vero patrimonio di conoscenza, che hanno con intelligenza seguito e concretizzato il percorso della politica».

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