[06/02/2006] Urbanistica

Sostenibilità e architettura, l’università di Firenze sceglie Livorno

LIVORNO. La sostenibilità in architettura trova a Livorno un punto di riferimento. Sono infatti iniziate le lezioni del Modulo professionalizzante in “Progettazione architettonica sostenibile nelle città mediterranee”, attivato dall’Università di Firenze, che prevede due diversi profili (“esperto di architettura ecologica” ed “esperto di progettazione del fronte portuale”, per complessivi 13 esami, rispettivamente 63 e 65 crediti), e che si svolgerà interamente nella città di Livorno.

«Ritengo che sia molto positiva – spiega Anna Maria Marrocco, bioarchitetto e assessore provinciale – l’iniziativa che l’Università di Firenze porta avanti in collaborazione con l’amministrazione Provinciale. Oggi infatti si registra lo scollamento tra la formazione degli architetti e le nuove esigenze che sono dovute al diverso modo di vivere la città. L’architettura deve stare al passo con i tempi, che impongono migliore qualità di vita, materiali sani, risparmio energetico». Per Annamaria Marrocco il settore indagato da questo modulo livornese è uno dei più promettenti: «Nei prossimi anni le città costiere avranno sempre più bisogno – conclude – da una parte di progetti di ingegneria naturalistica e dall’altra la sostenibilità aprirà nuovi campi di lavori, come quelli della bioclimatica e della bioedilizia: settori ad alta conoscenza che richiedono aggiornamento continuo perché il pianeta non ha più tempo di aspettare».

Sulle potenzialità occupazionali del modulo professionalizzante della facoltà di Architettura è d´accordo anche il docente di Urbanistica e coordinatore referente del modulo Manlio Marchetta: «Si tratta di un progetto che ha un duplice significato – ha spiegato Marchetta – innanzitutto avvicina la formazione universitaria al mondo del lavoro, che nei prossimi anni avrà sempre più bisogno, soprattutto le amministrazioni locali, di progetti water front qualificati e sostenibili. Nel corso di quest’anno infatti gli studenti lavoreranno concretamente sul territorio, si sporcheranno le mani nei cantieri e parteciperanno a stage e tirocini presso le aziende e gli enti partner. Il secondo aspetto riguarda il fatto di candidare Livorno a città universitaria: questa città se lo merita e per questo abbiamo presentato in questi giorni al consiglio di facoltà la proposta di attivare nei prossimi anni a Livorno un master inter-universitario di secondo livello in progettazione architettonica. Nei prossimi giorni parlerò direttamente di questo progetto anche con il sindaco Alessandro Cosimi, perché questa città non può perdere un’occasione simile».

Intanto per tutto l’anno circa 50 studenti provenienti per metà da Livorno e per un’altra metà dal resto della Toscana, seguiranno il modulo professionalizzante in “Progettazione architettonica sostenibile nelle città mediterranee”, che prevede 975 ore di lezioni a cui si aggiungono le 300 ore di stage che si svolgeranno nelle diverse sedi di Casalp spa, Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Autorità Portuale di Livorno, Circoscrizione n.2 di Livorno, Sintesis srl, Ial Toscana. Inoltre sono previsti quattro laboratori principali e i corsi intergrati fra loro che sono fondamentali nella laurea quinquennale in architettura.

«Sono molto soddisfatto di aver intrapreso questa esperienza – ha detto uno studente, Giovanni Serredi – anche perché credo che in questo modo gli studenti siano molto più seguiti dai professori rispetto alle normali lezioni in facoltà». Gli fa eco un altro studente, Vittorio Frontini: «I moduli professionalizzanti sono importanti perché troppo spesso la didattica è lontana dalle professioni, in facoltà si perde troppo tempo dietro negli studi teorici che non ci serviranno a nulla. Inoltre questo modulo in particolare affronta la progettazione architettonica in un’ottica di sostenibilità e anche questo purtroppo è un tema ignorato nella normale attività universitaria».

(nella foto un´immagine dall´alto del porto di Livorno)

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